Francia, Russia, Canada, Regno Unito, Ucraina, Cina, Thailandia, Giappone sono solo alcuni dei Paesi da cui sono giunte, oltre che da tutta Italia, le numerose stampe protagoniste del 1° Festival Internazionale della Stampa d’Arte, inaugurato il 15 dicembre negli spazi del Museo della Città e del Territorio di Cori.
Molti degli artisti hanno anche presenziato all’inaugurazione e tra questi Giulia Napoleone, una delle figure più autorevoli in Italia e all’estero nell’arte incisoria. L’artista, che ha tenuto corsi presso la Calcografia Nazionale e dal 2007 è membro della prestigiosa Accademia di San Luca, è intervenuta con generosità spiegando al pubblico alcune tecniche di parte delle opere esposte, per la conoscenza diretta dei loro autori quali Strazza, Bruscaglia, Valentini, Castellani.
‘Nature is what we see’ è il verso di Emily Dickinson che ha ispirato la chiamata alle arti, cui hanno risposto incisori da tutto il mondo, collezionisti, gallerie e fondazioni. Ideato dall’Associazione Cartedautore e curato dall’artista Patrizio Marafini, il Festival è incentrato sul tema del paesaggio e nasce dalla collaborazione tra i Comuni di Cisterna di Latina e Cori, la Fondazione Roffredo Caetani onlus, l’Azienda agricola “Dominio Collettivo ASBUC, “Cori e Giulianello in Rete” e gode del patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, dell’Università di Cassino – Dipartimento di Storia dell’Arte, del Museo della Città e del Territorio di Cori, dell’Associazione Marco Lo Russo Music Center e del Campus dei Licei Massimiliano Ramadù di Cisterna di Latina.
“La stampa d’arte ha una tradizione in questo territorio – ha raccontato Patrizio Marafini, aprendo l’inaugurazione –, ha un passato che è raccontato dalle opere del grande Piranesi ma anche da capolavori più recenti”. Mostrando un’incisione di Nini Santoro, Marafini ha ricordato che alla fine degli anni Settanta il convento di San Francesco ha ospitato corsi e laboratori dell’artista, considerato uno dei più importanti incisori italiani. “Quell’esperienza ha creato una sensibilità intorno alla grafica d’arte, avviando a questa pratica molti artisti pontini e oggi disponiamo di una produzione che consente di riconoscere i cambiamenti nella percezione del nostro paesaggio, che è anche il fil rouge del progetto”.
“Questa è solo la prima edizione – ha affermato il sindaco di Cori, Mauro De Lillis – l’intenzione è infatti di proseguire con un appuntamento culturale il cui obiettivo è valorizzare i nostri luoghi d’arte. Il fatto poi che il tema sia quello della tutela dell’ambiente è uno dei motivi che ci ha spinti a sostenere l’iniziativa. A tal proposito aggiungo che il nostro territorio è in questo periodo minacciato da forze industriali cui non permetteremo di distruggerlo. Ringrazio infine Patrizio Marafini per il suo grande lavoro”.
A rappresentare il Comune di Cisterna è intervenuta l’assessore alla Cultura e vicesindaco, Maria Innamorato che ha sottolineato “quanto sia importante che le istituzioni facciano rete per porre al centro dell’attenzione le bellezze dei nostri territori. Dopo questo splendido chiostro, infatti, tra le altre tappe ci saranno anche palazzo Caetani a Cisterna e il Giardino di Ninfa. Mi piace inoltre rimarcare come l’incisione sia pensata come oggetto di un interesse di nicchia, ma invece non lo sia affatto. Ancora un plauso – ha concluso – a Patrizio Marafini, instancabile nei suoi progetti”.
Si è unito alle parole di apprezzamento per l’organizzazione il delegato alla Cultura del Comune di Cori, Michele Todini, che ha evidenziato “l’importanza e la forza del messaggio sotteso all’iniziativa: la natura” e “quanto siano rilevanti la risposta e la partecipazione delle persone, ed entrambe ci sono” ha chiosato.
Agli interventi è seguita l’esibizione di due artisti la cui fama supera i confini nazionali: il musicista Marco Lo Russo, reduce da una tournée a Cuba, ha accompagnato con la sua fisarmonica la lettura dei versi del poeta e scrittore Renato Gabriele.
Una seconda selezione di opere sarà presentata a partire dal 18 gennaio a Cisterna, nel piano nobile di palazzo Caetani. Il 22 marzo ci sarà invece un intervento en plein air sulle colline del lago di Giulianello, presso l’azienda agricola “Dominio Collettivo ASBUC”. La chiusura è prevista per il 3 maggio, quando un’ulteriore selezione di opere sarà proposta nella sala espositiva del Vecchio Municipio all’interno del Giardino di Ninfa.
L’esposizione resterà visitabile a Cori fino al 5 gennaio 2025, dal venerdì alla domenica (dalle 10 alle 13; dalle 15 alle 18).