Un’altra stella del panorama musicale internazionale è pronta ad esibirsi al “Geena” di Latina per la stagione invernale della “52nd Jazz”. L’atteso ospite di domenica 3 dicembre è Francesca Tandoi, pianista e vocalist riconosciuta unanimemente da critica e pubblico come uno dei talenti più interessanti del panorama mondiale. L’artista si esibirà con il suo “European trio”, sul palco quindi altri due grandi musicisti: Matheus Nicolaiewsky al contrabbasso e Sander Smeets alla batteria.
Le performance di Francesca Tandoi sono state definite “un’esplosione di swing”. Il suo pianismo, energico e raffinato allo stesso tempo, incanta l’ascoltatore. Trasferitasi in Olanda nel 2009 per studiare al Royal Conservatory of the Hague, l’artista si diploma con lode nel 2015 e di lì inizia la sua carriera internazionale che la vede impegnata in concerti e tour in alcuni fra i più importanti teatri, festival e club del mondo, tra cui il North Sea jazz festival, l’Umbria Jazz, il Cork jazz, il Breda jazz, l’Amsterdam Arena stadium. Si esibisce negli USA, in Indonesia, India, Giappone, Sud Africa, Russia e in tutta Europa, sia come leader del suo trio che come sideman di alcuni fra i nomi più celebri della scena jazz italiana e internazionale.
Dal 2014 ad oggi ha già all’attivo diverse registrazioni “For Elvira” “Something blue” “Magic Three” e “Winddance”, quest’ultimo appare nella classifica “top10 best jazz albums of 2017” della famosa rivista giapponese “Jazz life”. Lo scorso anno sono usciti i lavori discografici “When in Rome” e “Hope”. Appare, inoltre, come sideman in più di 20 incisioni discografiche, tre delle quali in quartetto con il sassofonista Scott Hamilton.
Domenica a Latina, Francesca Tandoi con il suo trio presenterà “When in Rome”, un lavoro che raccoglie la storia di culture e suoni che si fondono, uniti indissolubilmente dall’amore viscerale per il jazz. Nel disco trovano spazio temi celebri della tradizione jazzistica, un tributo a Debussy, un omaggio a Jobim e diverse composizioni originali di Francesca Tandoi. La varietà del repertorio, l’onestà e il virtuosismo di questi tre giovani e talentuosi musicisti rendono questo lavoro un piccolo gioiello musicale, degno di essere annoverato fra le più interessanti registrazioni del panorama jazzistico attuale.