Smart fitness: come si farà sport nel futuro. Non solo smart working, ma anche l’allenamento fisico diventa da remoto grazie alla tecnologia e al mondo digitale. Soprattutto in seguito alle restrizioni da Covid, per tanti esperti del settore, affidarsi alle soluzioni digitali è stata la chiave di conservazione del proprio lavoro. Però è bene sottolineare che lo smart fitness non si traduce esclusivamente nel training da casa o dal parco grazie a delle app. C’è un mondo dietro. E il concetto è ben più ampio e intrigante. Così come lo sono le tante opportunità che offre.
Abbiamo iniziato con cardiofrequenzimetri, videoallenamenti e app sullo smartphone. Poi è stato l’avvento dei fitness tracker che ci consentivano di valutare i nostri sforzi. Ad oggi sembrerebbe che l’esigenza sia quella di creare un forte connubio tra le componenti social e smart dello sport. Insomma, si vuol ricreare l’ambiente, allo stesso tempo competitivo e sociale della palestra, ma a casa.
Lo smart fitness vuole creare attrezzi con sensori intelligenti, connessi ad internet e che possano riprodurre i risultati di un personal trainer tradizionale. Al momento non è ancora una realtà accessibile a tutti i portafogli: gli attrezzi sono molto costosi e anche ingombranti. La logica, però, impone che per il futuro ci sia una diminuzione di prezzi e…dimensioni. I dispositivi, quindi, saranno compatibili con le esigenze della massa.
Un altro aspetto dello smart fitness è la gamification, cioè trasformare l’allenamento in una competizione a distanza con altri utenti. Direte, niente di originale. Ed invece la novità c’è. Lo scopo è rendere tale attività sempre più appetibile e integrata con premi e ricompense. Feedback positivi, musica e socialità: come in una palestra fisica.
Parliamo di una vera e propria rivoluzione del fitness che apre le sue porte anche ai più sedentari. Uno strumento prezioso per una concezione di vita più sana.