«Venerdì pomeriggio sono state posizionate 6 nuove panchine in cemento al parco Caduti di Cefalonia. Mi complimento per la celerità con cui il Commissario straordinario le ha fatte installare, sostituendo parte di quegli arredi urbani fatiscenti del Parco, fatti rimuovere qualche mese fa proprio dal Commissario, dopo che ne avevo denunciata la pericolosità, a salvaguardia dell’incolumità di tutti i frequentatori del Parco. Presto dovrebbero essere installati anche i nuovi giochi per bambini, anch’essi rimossi per le stesse motivazioni» dichiara in una nota l’attivista Andrea Ragusa.
«I giochi per bambini nei parchi, così come le panchine in legno e metallo furono installati dall’amministrazione civica dell’ex Sindaco Terra, e mai manutenuti come previsto dalla normativa vigente. Quella manutenzione agli arredi urbani, non fu mai fatta neanche al parco Manaresi, né dalla stessa amministrazione civica, né da quella successiva di centro dx dell’ex sindaco Principi, nella quale i due assessori che dovevano essere competenti degli interventi (Marchitti per l’Ecologia e l’ambiente e Moroni per i Lavori pubblici), non sapevano neanche di averne la competenza, ognuno pensava che spettasse all’altro, e neanche lì si intervenne sui giochi e gli arredi il cui uso fu inibito dalla ASL a seguito della mia segnalazione, e poi rimossi dal Commissario. Quindi il Commissario non solo ha trovato i fondi per la sostituzione degli arredi, che per le precedenti amministrazioni sembravano irreperibili, ma gli arredi installati essendo in cemento non richiedono manutenzione e sono imperituri (anche se forse andrebbero spostate dal ciglio del vialetto in quanto pericolosamente soggette a urti da parte dei bambini che vanno in bici, in monopattino o corrono).

Speriamo che la prossima amministrazione sia diversa dalle precedenti. In ultimo aggiungo, al solo fine di essere partecipativi e costruttivi nell’analisi sopra evidenziata, vogliamo ricordare che le panchine, tra gli elementi principali dell’arredo urbano di una città, devono offrire, oltre al confort per cui sono realizzate anche garanzie di sicurezza e qualità e che la norma di riferimento e la Uni 11306:2009 “Panchine – Requisiti di sicurezza e metodi di prova”.
Questa norma definisce appunto i requisiti e i metodi di prova per le panchine amovibili e per le panchine fisse per arredo urbano, indipendentemente dalla loro forma e dai materiali utilizzati per la loro costruzione. Non riportiamo il contenuto della norma, i tecnici comunali sapranno trovarla, ma vogliamo, comunque evidenziare che le panchine conformi alla norma UNI 11306:2009 dovrebbero riportare – su una parte visibile e in modo leggibile e durevole – il nome e l’indirizzo del fabbricante, l’anno di fabbricazione e, ovviamente, il numero della norma stessa; su quelle installate al Parco abbiamo notato solo il nome della ditta che le ha prodotte».