“Come professionisti che operano nel tessuto sociale ed economico della Città di Terracina, siamo seriamente preoccupati della situazione che ormai sopportiamo da mesi. Abbiamo avuto già un incontro agli inizi del mese di Ottobre con il Commissario Prefettizio Dott. Francesco Antonio Cappetta, il Sub-Commissario Dott. Biagio Del Prete ed il dirigente (appena nominata) Arch. Annunziata Lanzillotta. A margine di quell’incontro avevamo avuto rassicurazioni sul miglioramento del funzionamento della macchina amministrativa, ma, a distanza di un mese, non notiamo miglioramenti tangibili”.
A lanciare l’allarme è l’associazione Geoemetri Professionisti di Terracina, che in una nota prosegue: “Attualmente ci troviamo davanti a pratiche edilizie presentate 3 o 4 mesi fa, ferme al protocollo e non ancora assegnate (comprese integrazioni e perfezionamenti). Dal mese di Agosto, a seguito di rescissione del contratto con una società esterna che gestiva le pratiche di condono edilizio, non sono state individuate figure e modalità al fine di determinare dette istanze. Vi sono inoltre ritardi su certificazioni, atti di affrancazione e qualsiasi istanza in ambito di urbanistica ed edilizia.
Ci troviamo in una situazione dove la macchina amministrativa non riesce ad espletare le funzioni ordinarie. Questo, oltre che bloccare un intero comparto economico ( tecnici, agenzie immobiliari, ditte edili, artigiani), sta creando disagi a cittadini che avevano programmato compravendite od interventi di riqualificazione dei propri immobili, utilizzando i vari bonus in vigore. Come Associazione non vogliamo puntare il dito contro nessuno, ma vogliamo palesare la gravità di tale situazione, che danneggia tutta la cittadinanza e può portare a numerose future liti giudiziarie tra privati per mancato rispetto di accordi, nonché con l’Amministrazione Comunale. Offriamo come sempre la nostra massima collaborazione con la stessa Amministrazione Comunale al fine di risolvere queste importanti problematiche, ma non possiamo esimerci dal manifestare il nostro malcontento, che non è altro che il riflesso della rabbia che i cittadini esprimono ormai quotidianamente contro di noi, quando non riusciamo a dare risposte causa l’inerzia della macchina amministrativa”.