Ha creato il panico primo su un treno che, proveniente dal meridione e diretto da Roma Termini, è stato a lungo fermo alla stazione di Latina, quindi al Pronto Soccorso dell’ospedale Goretti. Parliamo di un transessuale, che ha tenuto impegnati a lungo sanitari e forze dell’ordine probabilmente perché sotto l’effetto di sostanze psicotrope.
Ma andiamo con ordine. Sono circa le due di questo pomeriggio quando carabinieri e 118 vengono chiamati a Latina Scalo dove, su un treno proveniente dal sud Italia e diretto a Roma Termini, c’è una persona che minaccia di suicidarsi. Si tratta, appunto, della transessuale che costringe il capotreno a fermare il convoglio ed a convocare le forze dell’ordine. La minaccia, per fortuna, resta tale, nel senso che la persona non compie alcun gesto che possa far pensare che voglia uccidersi. Il problema è che la sua psiche è chiaramente alterata, come detto, probabilmente da alcool o droga, per cui il suo comportamento diventa imprevedibile. Fatto sta che i carabinieri riescono a calmarlo ed a farlo salire sopra l’ambulanza per il trasporto al Pronto Soccorso dell’ospedale Goretti. Qui sosta dalle 15 circa, fino alle 18, quando torna ad essere aggressivo e violento tanto da scagliarsi contro il medico di turno ed il personale medico presente al momento della violenta reazione. Alla fine è il medico ad avere la peggio, colpito da calci e pugni. Mentre infermieri ed addetti alle ambulanze cercano di bloccarlo, viene chiamata la polizia che, fortunatamente, riesce a riportare la calma.