Pressante richiesta del comune di Itri alla Prefettura per richiedere interventi di prevenzione su tratti della regionale 82 Valle del Liri e della Provinciale Itri-Sperlonga. L’istanza è firmata dal sindaco Giovanni Agresti che ha presentato al Prefetto Maurizio Falco le conclusioni delle analisi sui reiterati momenti tragici che hanno segnato una altissima incidentalità motociclistica su quei tratti di strada. “La strada regionale 82 Valle del Liri – esordisce l’istanza – è soggetta, ormai da tempo, a numerosi incidenti mortali, in particolare durante i fine settimana, a causa del comportamento imprudente di alcuni motociclisti che la utilizzano come circuito di gara, come è di recente accaduto a febbraio quando sono deceduti tre giovani motociclisti e, in ultimo, il 19 marzo scorso, quando a perdere la vita è stato il giovane Scaccia Arci Manuel.
Questa situazione sta creando una grande preoccupazione tra i residenti della zona, che temono per la propria incolumità e quella dei propri familiari. Inoltre gli incidenti provocati dai motociclisti stanno causando danni non solo a se stessi ma anche a terzi, come agli automobilisti ed in particolare ai pedoni che spesso passeggiano lungo la SR 82 Valle del Liri. Lo stesso problema, purtroppo, si verifica, soprattutto nei periodi primaverili ed estivi, anche sulla Provinciale Itri-Sperlonga, che presenta, più o meno, le medesime caratteristiche morfologiche e di tracciato della SR 82 Valle del Liri.
Dopo un attento studio effettuato in collaborazione con il Responsabile della Polizia Locale, Alberto D’Alessandro, si è giunti alla conclusione che non è possibile, per legge, installare dossi artificiali su strade dove vige un limite di velocità inferiore o uguale ai 50 Km/h, anche perché ciò andrebbe ad aumentare la pericolosità di caduta per coloro che transitano alla guida di una motocicletta; non è possibile garantire un maggior controllo da parte delle forze dell’ordine, perché comporterebbe uno spiegamento enorme di uomini e mezzi; anche l’installazione di dissuasori, come appurato nel passato, non rappresenterebbe una soluzione al problema. Sarebbe invece quanto mai opportuno vietare, nei fine settimana e la domenica, il transito delle motociclette di grossa cilindrata lungo i tratti presi in esame, nel territorio di Itri. Tale soluzione, stante la omonimia del problema, è stata presa in considerazione anche nella zona della Costiera Amalfitana, dove si registra un alto tasso di incidentalità motociclistica”.