“Il neopacifinto Conte copre il suo obiettivo di disarmare l’aggredito con una supposta resa all’ineluttabilità della guerra. La missione del Cardinal Zuppi si scontra invece con l’indisponibilità del criminale di guerra Putin di trattare ogni ritiro dalle zone illegalmente occupate. Di ineluttabile oggi c’è solo l’aiuto, in primis militare, agli aggrediti da parte del mondo libero che renderà possibile la liberazione dall’oppressore. L’auspicio è che il maturare nei russi dell’ineluttabilità della loro sconfitta li costringa a trattare una pace giusta”, così in una nota Valerio Federico, della Direzione Nazionale di +Europa ed estensore dell’appello che chiede di aumentare il sostegno militare all’Ucraina.