Se ne parla poco, se non pochissimo. Sono semisconosciute e invece rappresentano un problema che affligge tante persone: sono le malattie professionali, patologie che alla lunga creano invalidi, generano morte sia durante l’attività lavorativa sia dopo, nel periodo della meritata pensione. Quest’anno in soli quattro mesi il territorio pontino ne ha già registrate 309, contro le 241 del periodo gennaio aprile 2022. Questo e altro emerge dal focus che la Uil di Latina ha realizzato elaborando le denunce protocollate all’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro nel primo quadrimestre del 2023.
“L’incremento di queste patologie che insorgono lentamente a causa dell’attività lavorativa – spiega Luigi Garullo, Segretario generale della Uil di Latina – deve farci riflettere: da un anno all’altro il contatore segna sessantotto denunce in più e stiamo parlando soltanto del primo quadrimestre. Un dato inequivocabile che testimonia la necessità non più rinviabile di investimenti strutturali che siano in grado di tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro delle persone”.
L’allarme che si sta registrando in questo specifico settore è evidente anche se limitiamo il raffronto al solo mese di aprile: 124 le segnalazioni censite dall’Inail nel 2023 in tutto il pontino, contro le 47 dell’aprile dello scorso anno. E se per un attimo allarghiamo l’orizzonte al sud del Lazio, unendo la nostra provincia a quella di Frosinone, riscontriamo che questo macro-territorio totalizza lo stesso numero di malattie professionali di Roma e della sua provincia, vale a dire 717.
Al di là della circostanza numerica e seppur in presenza di dati parziali, la tendenza che emerge da questa elaborazione quadrimestrale della Uil di Latina sembra imprimere una direzione precisa e soprattutto preoccupante. A riprova ci sono i numeri degli anni precedenti, questi sì definitivi e non certo rassicuranti. Non a caso il bilancio del 2022 era stato infatti in crescita rispetto al 2021: 824 denunce di malattie professionali, contro le 755 del 2021.
Le patologie del sistema osteo muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio sono le più denunciate, seguono i tumori e le malattie del sistema respiratorio.
Cosa fare? Voltare pagina. La Uil da tempo chiede investimenti per la salute e la sicurezza sul lavoro. “Il diritto alla salute e quindi anche alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori è imprescindibile – conclude il sindacalista pontino – e deve essere in cima agli impegni delle aziende, sia pubbliche che private”.