Daniele Mencarelli sarà a Latina lunedì 19 giugno per presentare il suo libro: “Fame d’aria”, edito da Mondadori. L’incontro con l’autore è in programma alle ore 18,00 alla libreria Feltrinelli di Latina, in via Diaz 10, nel centro della città. Ancora fresco dal successo della serie tv Netflix ispirata al suo romanzo “Tutto chiede salvezza”, Daniele Mencarelli è in libreria con il nuovo, potentissimo romanzo che indaga le estreme conseguenze dell’amore genitoriale: “Fame d’aria”. L’autore romano con questo nuovo racconto adulto si distacca dall’autobiografismo, ma continua ad avere un solo desiderio: “sempre lo stesso: avverare la scrittura”. Così Daniele Mencarelli, premiato nel 2020 con lo Strega Giovani, torna sulle questioni cruciali della nostra esistenza con la consueta, spietata limpidezza di sguardo, e una lingua poetica essenziale e diretta.
“Fame d’aria” è la storia di un padre e di un figlio, in Molise, che durante un viaggio si vedono costretti a una breve sosta in un piccolo paesino, nell’attesa della riparazione della loro auto. Pietro, il papà, ha cinquant’anni. Jacopo, il figlio, ne ha diciotto. Ed è chiaro a tutti il suo grave disturbo. Con Fame d’aria, Daniele Mencarelli fa i conti con uno dei sentimenti più intensi: l’amore genitoriale, e lo fa portandoci per mano dentro quel sottilissimo solco in cui convivono, da sempre, tragedia e rinascita. L’incontro sarà moderato dal giornalista Fabio Benvenuti e ha come partner “Radio Immagine”, tramite la quale sarà possibile seguire l’evento anche all’esterno della libreria. Al termine della presentazione, l’autore sarà a disposizione per il firmacopie.
Il libro
Tra colline di pietra bianca, tornanti, e paesi arroccati, Pietro Borzacchi sta viaggiando con il figlio Jacopo. D’un tratto la frizione della sua vecchia Golf lo abbandona, nel momento peggiore: di venerdì pomeriggio, in mezzo al nulla. Per fortuna padre e figlio incontrano Oliviero, un meccanico alla guida del suo carro attrezzi che accetta di scortarli fino al paese più vicino, Sant’Anna del Sannio. Quando Jacopo scende dall’auto è evidente che qualcosa in lui non va: lo sguardo vuoto, il passo dondolante, la mano sinistra che continua a sfregare la gamba dei pantaloni, avanti e indietro. In attesa che Oliviero ripari l’auto, padre e figlio trovano ospitalità da Agata, proprietaria di un bar che una volta era anche pensione, è proprio in una delle vecchie stanze che si sistemano. Sant’Anna del Sannio, poche centinaia di anime, è un paese bellissimo in cui il tempo sembra essersi fermato, senza futuro apparente, come tanti piccoli centri della provincia italiana.
Ad aiutare Agata nel bar c’è Gaia, il cui sorriso è perfetta sintesi del suo nome. Sarà proprio lei, Gaia, a infrangere con la sua spontaneità ogni apparenza. Perché Pietro è un uomo che vive all’inferno. “I genitori dei figli sani non sanno niente, non sanno che la normalità è una lotteria, e la malattia di un figlio, tanto più se hai un solo reddito, diventa una maledizione.” Ma la povertà non è la cosa peggiore. Pietro lotta ogni giorno contro un nemico che si porta all’altezza del cuore. Il disamore. Per tutto. Un disamore che sfocia spesso in una rabbia nera, cieca. Il dolore di Pietro, però, si troverà di fronte qualcosa di nuovo e inaspettato. Agata, Gaia e Oliviero sono l’umanità che ancora resiste, fatta il più delle volte di un eroismo semplice quanto inconsapevole.
L’autore
Daniele Mencarelli, poeta e narratore, nasce a Roma nel 1974. Vive ad Ariccia. La sua ultima raccolta poetica è Tempo circolare (poesie 2019-1997), peQuod, 2019. Del 2018 è il suo romanzo d’esordio, La casa degli sguardi, Mondadori (premio Volponi, premio Severino Cesari opera prima, premio John Fante opera prima). Nel 2020 esce Tutto chiede salvezza, Mondadori (finalista al premio Strega, vincitore del premio Strega Giovani, vincitore del premio Segafredo Zanetti-un libro un film, vincitore del premio Anima per il sociale). Da questo romanzo è tratta per Netflix la serie omonima, con regia di Francesco Bruni. Con Sempre tornare (Mondadori, 2021, premio Flaiano per la narrativa) lo scrittore chiude la sua ideale trilogia autobiografica. Nell’aprile del 2022 è andata in scena al Centro Teatrale Bresciano, con la regia di Piero Maccarinelli, la sua prima opera teatrale: Agnello di Dio. Collabora scrivendo di cultura e società con quotidiani e riviste.