LBC: “Le linee programmatiche della Celentano sono senza contenuti e visione”

"Dalle linee di mandato è sparita la parola partecipazione, che pure aveva posto la città di Latina come modello da seguire"

Le linee programmatiche di mandato della sindaca Matilde Celentano sono state enunciate nel corso della seduta del consiglio comunale. “Dopo la lettura di queste linee programmatiche mi è venuta in mente una parola: rispetto – ha esordito l’ex sindaco e ora consigliere comunale di Lbc Damiano Coletta intervenendo subito dopo il discorso della sindaca Celentano – La maggioranza e la sindaca si sarebbero dovuti impegnare di più. In termini di contenuti la città meriterebbe altro, ma la città vi ha scelto e le scelte degli elettori si rispettano. Il nostro compito come opposizione è quello di vigilare. Ma abbiamo ascoltato concetti sintetici e sparsi e il punto è la mancanza di contenuti e di visione. Siete partiti dall’idea della pandemia che, come amministrazione precedente, ci siamo trovati a gestire ed è chiaro che si debbano fare i conti con quello che è successo di recente. In questo contesto il Pnrr è fondamentale, come pure il tema della transizione ecologica, di cui però non c’è traccia. Il compitino scritto non fa cenno alla valorizzazione dei parchi, ad esempio, ma nessun cenno è stato fatto anche sulle comunità energetiche, le piste ciclabili, le zone 30, le energie rinnovabili. C’è un mondo esploso in questi ultimi anni e la maggioranza sembra venire dal passato. Queste linee programmatiche ne sono la prova. La città ora potrà invece ora beneficiare di decine di progetti avviati e di 60 milioni di euro di finanziamenti del Pnrr che, aggiunti a quelli del Fesr, fanno complessivamente 80 milioni. Leggo poi nelle cronache recenti che la maggioranza sembra scoprire che il Comune è ostaggio di contenziosi milionari – continua Coletta – Ma chi ha generato i contenziosi sulla metro, sulle terme, sulla piscina, sul cimitero? Non di certo le recenti amministrazioni. Ora siete al governo della città e dovete dimostrare di essere all’altezza. Vi siete trovati un lavoro già fatto, che è stato tanto anche su questi fronti aperti, come la convenzione del cimitero, il contenzioso delle terme o quello della piscina. Ora avete preso il posto di un’amministrazione che avete accusato di immobilismo, ma è bene che la città sappia qual è il vostro punto di partenza, perché molte cose sono sulla strada della soluzione. Sulle pari opportunità quali azioni farete? Il nulla. Latina poi non ha un assessorato alla Cultura. Si doveva impegnare di più chi l’ha scritto. È una mancanza di rispetto verso la città. Sul welfare – conclude – è stato fatto un lavoro enorme, a partire dall’integrazione sociosanitaria di cinque comuni. Non c’è cenno di questo sulle linee programmatiche della sindaca e non si è parlato di co-progettazione, di emergenza abitativa e contrasto alla povertà. Quando si parla di mettere al centro la persona occorre fare scelte politiche precise, non bastano gli slogan”.

 “Linee programmatiche deludenti – afferma il consigliere di Lbc Dario Bellini – Una relazione condita da una serie di buoni propositi descritti in modo generico e in qualche caso anche confuso, come per i trasporti e l’iniziativa dello sport bus. Sui trasporti ricordiamo invece che, dopo due decenni di immobilismo, grazie al lavoro dell’amministrazione Coletta è stato ottenuto un aumento del contributo chilometrico della Regione e ora occorre investire di più in servizi mirati di collegamento rendendo più efficiente la rete tra quartieri popolosi del capoluogo. Sarebbe necessario comprendere dove la sindaca voglia portare questa città e non solo elencare le attività che a breve verranno realizzate grazie al lavoro portato avanti dalle precedenti amministrazioni Coletta. Il Cambellotti, il garage Ruspi, la Banca d’Italia, ma anche lo skate park, la riqualificazione del Parco Falco e Borsellino, il porto canale di Rio Martino e il progetto contro l’erosione costiera sono tutte opere o progetti ricevuti in eredità. Oggi, dopo solo pochi mesi di mandato, vi accorgete quanto buon materiale è a disposizione della nostra comunità ed oggi vi accorgete, vista la pessima gestione del verde che state dimostrando, quanto complesso fosse, in una città così estesa, gestire tanto verde pubblico”.

“Dalle linee di mandato è sparita la parola partecipazione, che pure aveva posto la città di Latina come modello da seguire – ha aggiunto la consigliera Floriana Coletta nel suo intervento – Nel 2017 venne adottato dalla precedente amministrazione un regolamento per la gestione condivisa dei veni comuni, adottato da oltre 270 comuni in Italia, Roma compresa. Solo in questo modo si garantisce la più ampia partecipazione e trasparenza nei processi decisionali. Dimenticati e cancellati il bilancio partecipato, i patti di collaborazione, la gestione dei beni comuni, il consiglio comunale dei bambini, i tavoli di co-progettazione, il forum dei giovani, tutte esperienze importanti avviate dall’amministrazione Coletta. La democrazia non si ferma alle urne. Come si può “mettere al centro la persona” se alle persone non viene data voce?”. La consigliera Coletta ha ricordato poi anche la mozione votata all’unanimità nel 2021 per l’istituzione dello psicologo di base come risposta al disagio giovanile, ma anche la necessità di rafforzare i servizi di assistenza domiciliare socioeducativa, i servizi alle famiglie, i centri di ascolto per i minori, di cui appunto non si fa menzione nel programma della sindaca. Infine, la questione pari opportunità: “Undici commissioni, solo due donne presidenti. Nessuna capogruppo della maggioranza – continua Floriana Coletta – Non è un bel segnale per le donne, soprattutto per la prima donna sindaca”.

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