A Genova in scena l’ottava Giornata Nazionale sull’Economia del Mare voluta da Camera di Commercio Frosinone Latina, con il supporto organizzativo dell’Azienda Speciale Informare e di Ossermare. Un appuntamento chiave nell’ambito del 63° Salone Nautico di Genova che, anno dopo anno, si è affermato nel panorama della blue economy nazionale.
Nella sala Innovation Pad Blu, il Presidente della CCIAA, di Assonautica Italiana e SiCamera, Giovanni Acampora, ha dato il via al dibattito davanti ad una folta platea di autorità civili e militari. Intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Genova, Marco Bucci, e il suo Assessore allo Sviluppo economico e Demanio marittimo, Mario Mascia; il Presidente della Camera di Commercio di Genova, Luigi Attanasio; il Coordinatore dell’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare, Antonello Testa; il Presidente dell’Azienda speciale Informare, Luigi Niccolini; Luciano Serra, Presidente di Assonat ed una rappresentanza della Capitaneria di Porto di Genova.
“E’ un onore essere ospiti in questa splendida vetrina internazionale, nel luogo che esprime al meglio la storia, la cultura, l’esperienza marinara del nostro Paese e che guarda al futuro con una energia trasformativa eccezionale. L’industria nautica italiana ha un ruolo di leadership che ci viene riconosciuto in tutto il mondo. I numeri della nautica descritti ampiamente nell’analisi di Confindustria, che rappresenta un punto di riferimento per conoscere le dinamiche del comparto, narrano una storia di successo internazionale. Con il nostro XI Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare, che oggi presentiamo con un focus esclusivo sulla regione Liguria, viene ampliata l’osservazione ad un perimetro più ampio che consente di valorizzare l’intero “Sistema Mare” del nostro Paese. Siamo all’ottava edizione di un appuntamento annuale itinerante, con la consapevolezza che mettere a fattor comune la conoscenza dei dati sia indispensabile perché al nostro Paese sia riconosciuto il ruolo che merita nel panorama della blue economy europeo e del mediterraneo. Come sistema delle Camere di Commercio, da più di 10 anni realizziamo il Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare, elaborato (su dati Istati, ATECO e Infocamere) dal Centro Studi Tagliacarne di Unioncamere, che è tra i pochi soggetti riconosciuti dal Sistema Statistico Nazionale. Le nostre metodologie sono state riconosciute come best practice dalla Commissione e dal Parlamento Europei e stiamo lavorando per armonizzare i criteri di analisi tra i vari osservatori nazionali, perché i dati elaborati in sede comunitaria non tengono conto di tutte le 7 filiere che compongono l’economia del mare, con l’effetto di non misurare pienamente il valore reale che l’Italia è in grado di esprimere”.
“Ai padroni di casa spetta – ha proseguito Acampora – la maglia rosa, confermandosi il “Sistema mare” ligure in prima posizione per incidenza dell’economia blu in tutte le dimensioni, come sarà illustrato nel focus dedicato. Sono evidenti gli sforzi sinergici che le Istituzioni liguri stanno compiendo: mi riferisco, ad esempio, al Piano dell’economia del mare e del turismo, finanziato con il recente bando regionale che destina 5 milioni di euro per la formazione dei profili professionali più richiesti dalle imprese. Uno impegno congiunto al quale ha partecipato anche il sistema camerale ligure. Un modello, quello di filiera delle Istituzioni, che a mio avviso è il solo percorribile, mettendo al centro le competenze, la ricerca, l’innovazione e una visione di territorio condivisa con le imprese, che sia di stimolo alla crescita e al cambiamento. Sono convinto che cambiamento sia oggi la parola d’ordine, la rotta da seguire, l’Italia sta dimostrando una grande volontà trasformativa e su questo dobbiamo lavorare tutti insieme con un rinnovato spirito di coesione”.
Il Focus Liguria presentato da Antonello Testa
A presentare i numeri del Rapporto Antonello Testa, il Coordinatore di OsserMare, l’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare di Informare, l’Azienda Speciale della Camera di Camera di Commercio Frosinone Latina: “In Liguria il valore aggiunto diretto della Blue Economy esprime 5 miliardi di euro per valore aggiunto diretto, il valore aggiunto creato nel resto dell’economia, sulla base del moltiplicatore, è di 13,7 miliardi di euro, per un totale di valore aggiunto diretto e indiretto di 18,7 miliardi di euro, con 95.451 occupati e 16.840 imprese. L’estensione territoriale dell’Economia del Mare ligure comprende 140 comuni definiti come zone costiere di cui 63 litoranei e 77 prossimi al mare; il 92,3% della popolazione; il 94,5% del valore aggiunto complessivo e 525 abitanti per kmq. – Ha illustrato Testa – Nel nostro Rapporto, va evidenziato, vengono considerate 7 filiere: cantieristica e industria nautica, attività sportive e ricreative, movimentazione di merci e passeggeri via mare, servizi di alloggio e ristorazione, industria delle estrazioni marine, ricerca regolamentazione e tutela ambientale, analizzate su base ISTAT e prendendo in considerazione i codici ATECO”. In conclusione, Antonello Testa ha rilanciato il progetto relativo alla “Trend Academy nazionale sull’Economia del Mare” che sta per avviarsi e che partirà dal turismo nautico: “Con l’obiettivo di contribuire a migliorare l’incontro tra la domanda e l’offerta e dare alle imprese una visione sul futuro per ottimizzare i propri investimenti”, ha concluso.