Nella tarda serata di ieri 27 settembre, una pattuglia della Stazione di Priverno è intervenuta presso l’abitazione di una coppia di cittadini di nazionalità romena, a seguito di richiesta di intervento da parte della donna, classe 1978, che era stata aggredita dal marito 48enne.
I militari sono intervenuti quasi nella flagranza dei fatti, trovando l’uomo, in evidente stato di ubriachezza, ancora con un accendino tra le mani, con l’intento di dare fuoco a due macchine, una in uso alla moglie e a una alla loro figlia 24enne, che aveva appena cosparso di benzina. Le due malcapitate avevano segni di un’aggressione appena subita al volto, al petto e alle braccia, poi refertate presso il Pronto soccorso dell’Ospedale di Terracina, con una prognosi di 15 giorni, per entrambe.
Gli operanti hanno raccolto le deposizioni delle due vittime, ricostruendo come la violenza dell’uomo, avvenuta anche alla presenza dell’altra figlia minore, di 7 anni, fosse l’ultima per ordine, di una serie di vessazioni, fisiche e verbali, patite dalle malcapitate negli ultimi anni.
Sulla base di quanto documentato, fermo restando il principio di innocenza di cui all’Art. 115 bis C.P.P., gli operanti hanno dichiarato l’uomo in stato di arresto per le ipotesi di “maltrattamenti in famiglia”, “lesioni personali dolose” e “tentato incendio delle due autovetture”.
Su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Latina, con cui i militari hanno agito in stretta sinergia, l’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Latina, in attesa della convalida del provvedimento.