Al Festival Digitale Popolare promosso da Fondazione Italia Digitale, durante il panel: “Asstel-Cervelli Ribelli: il digitale e il lavoro, per la valorizzazione delle differenze e delle unicità” si è tenuto il dialogo tra Laura Di Raimondo, Direttore Generale ASSTEL e Gianluca Nicoletti, Giornalista e Presidente della Fondazione Cervelli Ribelli.
Un momento dedicato a raccontare le iniziative finalizzate a colmare il divario tra le imprese e le persone con neurodiversità. Progetti che promuovono percorsi di inclusione lavorativa rivolti a individui con fragilità, includendo la diffusione delle certificazioni delle competenze digitali, oggi sempre più richieste dalle imprese della Filiera TLC e non solo. L’obiettivo è aiutare le aziende a comprendere come adattare il proprio ambiente di lavoro per accogliere ragazze e ragazzi neurodivergenti appassionati di ICT, STEM e sicurezza informatica.
«Siamo impegnati attivamente, con le nostre imprese della Filiera TLC, in progetti per la sensibilizzazione e l’inclusione lavorativa di ragazze e ragazzi con neurodivergenze per valorizzare i loro talenti digitali» – ha esordito Laura Di Raimondo, Direttore Generale di Asstel. Ha poi proseguito «Con la Fondazione Cervelli Ribelli abbiamo promosso una serie di progetti che hanno come obiettivo quello di individuare il talento dei ragazzi con neurodivergenze e inserirli nelle aziende».
«È innegabile che il settore delle telecomunicazioni, per sua natura, abbia il potere di connettere le persone, e attraverso questi utilissimi percorsi di inclusione, stiamo diffondendo nuove prospettive e generando valore per il nostro Paese. Le grandi aziende, oltre al loro ruolo economico che svolgono, hanno una responsabilità sociale importante e devono essere sempre più al fianco delle famiglie e dei giovani».
«Affrontare l’universo delle neurodivergenze presenta sfide considerevoli da ogni punto di vista: lavorativo, educativo e formativo. Siamo fieri che molte delle nostre aziende si stiano mettendo in gioco per superare queste sfide e per sostenere attivamente l’integrazione lavorativa di questi straordinari ‘Cervelli Ribelli’». «Siamo sul campo, attivamente impegnati a plasmare una cultura del lavoro innovativa e inclusiva. La nostra partecipazione oggi al Festival Digitale Popolare, che pone l’accento sull’umanità, testimonia la nostra ferma volontà di costruire un futuro lavorativo su misura per l’essere umano».