«L’alopecia secondaria è una condizione che mette a dura prova i pazienti e le loro famiglie in quanto ha un grave impatto non solo sul corpo del paziente, ma anche sulla sfera psicologica e relazionale della persona. Con la legge che è stata presentata in consiglio regionale portiamo un cambio di paradigma che nasce dalla consapevolezza che bisogna curare la persona con la malattia e non soltanto la malattia. Oggi compiamo un passo avanti importante: veniamo incontro alle richieste dei pazienti semplificando le procedure per ottenere il contributo e rendendo più accessibile l’acquisto delle protesi tricologiche che, è bene ricordarlo, non sono un vezzo ma in molti casi l’unico mezzo per riappropriarsi della quotidianità perduta».
Lo ha detto l’assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, agli Enti locali e alla Polizia locale della Regione Lazio, Luisa Regimenti, nel corso della presentazione del disegno di legge regionale sull’alopecia secondaria presso la Sala Tevere della Regione Lazio alla presenza dei consiglieri regionali Giorgio Simeoni, Roberta Della Casa, Marco Colarossi.
«L’auspicio è che questo disegno di legge sia solo un primo passo di un percorso che dovrà portare al riconoscimento sociale e istituzionale dell’Alopecia per garantire ai pazienti e alle loro famiglie un miglioramento della qualità di vita e di benessere, affinché questa patologia sia inserita nei livelli essenziali di assistenza (Lea) e nel Patto per la salute», ha concluso l’assessore Regimenti.