Allarme carceri: la casa circondariale di Latina tra le più sovraffollate

Numeri davvero preoccupanti quelli che emergono dal rapporto del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

Sono numeri davvero preoccupanti quelli che emergono dal rapporto del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap): alla fine del mese di settembre il numero di detenuti presenti negli istituti penitenziari del Lazio è pari a 6.381, con un incremento 77 unità rispetto ai 6.304 del mese precedente (+1,2%). Dall’inizio di quest’anno il numero detenuti è cresciuto di 448 unità, valore che corrisponde a un incremento del 7,6%. Tale tasso di incremento è nettamente superiore al dato nazionale che è stato nei nove mesi di quest’anno del 5,1%. Nonostante l’incremento di posti disponibili in regione, che è passato dai 4.748 di fine agosto agli attuali 4.798, il tasso di affollamento sulla capienza regolamentare dichiarata dal ministero è comunque cresciuto passando dal 120,9% al 121,2% in regione. Se però tale indicatore venisse calcolato sul numero effettivo di posti disponibili si otterrebbe il valore di 133%. Destano particolare attenzione e preoccupazione le situazioni che si registrano in ben sette istituti penitenziari su quattordici nella nostra regione che presentano tassi effettivi di affollamento superiori al 140%. Purtroppo la situazione regionale non è difforme da quanto avviene in molti altri istituti del nostro Paese, tanto che soltanto uno, quello di Latina figura tra i primi venti per tasso di affollamento effettivo.

La struttura di via Aspromonte, a fronte di una capienza di 77 persone, a oggi ne ospita 129 di cui 41 donne (detenute nell’ala di Massima sicurezza) e 40 stranieri. Tale situazione non incide soltanto sulle condizioni di vita dei detenuti ma anche sul lavoro degli operatori di polizia penitenziaria che proprio nella casa circondariale di Latina nelle ultime settimane sono stati costretti ad affrontare situazioni di emergenza. A livello nazionale, sempre rispetto all’inizio dell’anno, la crescita del numero di detenuti presenti è stata pari a 2.791 unità e in percentuale del 5,1%; il tasso di affollamento ha raggiunto il 115,2% calcolato sulla capienza ufficiale e il 124% sul numero di posti effettivamente disponibili. Complessivamente i detenuti presenti in Italia a fine settembre sono 58.987 e ben 18 su 20 sono le regioni in cui il tasso di affollamento effettivo supera la soglia del 100%.

Inoltre, è motivo di particolare attenzione il notevole incremento dei detenuti in attesa di giudizio che si è verificato soprattutto nel Lazio. Infatti, il loro numero, che era di 915 a fine agosto, è cresciuto di 89 unità (+9,7%) attestandosi sul valore di 1.004. Conseguentemente, anche la relativa percentuale sul totale della popolazione detenuta è decisamente cresciuta, passando dal 14,5% al 15,7% in un mese e tale valore risulta oggi superiore al 15,5% che si registra a livello nazionale. I detenuti stranieri costituiscono il 37,2% della popolazione detenuta in regione, a fronte del 31,5% che si registra in tutta Italia. Anche su questo fronte si registra quindi un notevole incremento. In un mese gli stranieri detenuti negli istituti penitenziari del Lazio sono aumentati di 52 unità, corrispondenti a una percentuale del 2%. Va qui segnalato e tenuto in debita considerazione il fatto che l’incremento del numero di stranieri in attesa di giudizio trattenuti negli istituti penitenziari laziali è cresciuto in misura addirittura più consistente: infatti se a fine agosto erano 363, attualmente sono 425, vale a dire 62 in più. Il numero di bambini reclusi assieme alle loro madri in tutta Italia non è mutato in un mese e alla data del 30 settembre risulta pari a 20, a inizio anno erano 17. Infine nel Lazio attualmente vi è un bambino recluso assieme alla madre, secondo quanto pubblicato sul sito del ministero della Giustizia.

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