Sciopero generale, i sindacati: “17 novembre a Roma per un futuro migliore”

CGIL Frosinone Latina e UIL Latina scenderanno in Piazza del Popolo a Roma per lo sciopero nazionale generale di otto ore

I salari e le pensioni sono drasticamente erosi dall’inflazione. I Contratti Collettivi Nazionali non vengono rinnovati. La mancanza di investimenti adeguati nella sanità pubblica costringe i cittadini a rivolgersi al privato, lo stesso personale sanitario  sempre più spesso lascia la sanità pubblica per trovare impiego nel privato. Appare un miraggio una riforma delle pensioni che superi la legge Fornero, che anzi viene addirittura peggiorata con le nuove misure e restrizioni varate dall’attuale governo. Le politiche industriali sono spesso frutto dell’improvvisazione e di interventi spot, sono totalmente assenti una strategia e una progettualità che affronti una crisi che ormai perdura da quasi un ventennio. “Adesso Basta!”

Questo lo slogan scelto dalle confederazioni nazionali di CGIL e UIL  per lo sciopero generale di otto ore che si terrà a Roma, in Piazza del Popolo il prossimo 17 novembre. “Adesso basta!” è il grido che si alza anche dal nostro territorio e che arriverà nella piazza romana e non solo  per ribadire l’iniquità di questa legge di bilancio che penalizza lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate; che addirittura favorisce il lavoro povero e il precariato selvaggio con conseguenze drammatiche e inaccettabili per le nostre province; una manovra economica che premia chi le tasse evita di pagarle o non le ha mai pagate. 

“Nei primi sei mesi del 2023 – ricordano Giuseppe Massafra, Segretario generale CGIL Frosinone Latina e Luigi Garullo, Segretario generale UIL Latina – su 33.412 nuovi contratti di lavoro attivati se ne registrano soltanto 4.569 a tempo indeterminato: 1.568 in apprendistato, mentre tutti gli altri sono a termine, in somministrazione, intermittenti e stagionali. Questi dati non sono solo numeri ma rappresentano un dramma sociale, dove le scellerate scelte liberiste stanno portando alle estreme conseguenze flessibilità e precarietà non solo nel mercato del lavoro ma nella vita di tutti i giorni mortificando  le speranze e le aspettative delle persone, ancor più dei giovani”.

“Inoltre – proseguono i segretari – pensiamo alla popolazione più anziana, questa legge di bilancio non prevede il fondo sulla non autosufficienza, lasciando così sole migliaia di famiglie ad affrontare le criticità spesso insormontabili; infatti, solo nella nostra regione sono oltre 230mila gli over 65 non autosufficienti. Per non parlare del mancato rifinanziamento del Fondo taglia tasse da parte della Regione Lazio che porterà cali in buste paga e pensioni fino a 400 euro l’anno”.

“Tante, tante promesse che però si sono infrante nella realtà di tutti i giorni – concludono Massafra e Garullo – e allora non resta altra scelta che dire basta: una mobilitazione per uno sciopero che in definitiva chieda al governo di aumentare stipendi e pensioni, combattere realmente l’evasione fiscale, cancellare la precarietà, rilanciare la sanità pubblica, approvare una vera riforma delle pensioni che superi la legge Fornero, investire sulla salute e sicurezza dei lavoratori”.

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