Attentato a colpi d’arma da fuoco alla fermata di un bus a Gerusalemme: sono 4 gli israeliani uccisi. Gli attentatori, due fratelli palestinesi di Gerusalemme est, hanno sparato scendendo da un’auto con un fucile e una pistola, uccisi subito da soldati e civili armati presenti sul posto. Ma fanno in tempo a uccidere due giovani donne, una di 16 e una di 24 anni incinta, e un 70enne identificato nel rabbino Elimelech Waserman. In seguito muore anche un civile, colpito proprio dagli agenti israeliani: secondo quanto riportato dalla stampa nazionali, immagini dell’attacco diffuse sui social mostrano l’uomo mentre alza le mani e implora i soldati di non sparare, dopodiché viene colpito e cade a terra. Altre 7 persone rimangono ferite nella sparatoria.
Hamas ha rivendicato poco dopo: “Questa operazione è una risposta naturale ai crimini senza precedenti dell’occupante nella Striscia di Gaza e contro i bambini di Jenin”, si legge in una nota. Il riferimento è a due bambini di 8 e 15 anni uccisi il giorno prima in Cisgiordania dall’esercito israeliano, spiegano i media nazionali.