FOCUS – L’oblio oncologico è legge, ma ora deve diventare un diritto effettivo: il punto

Servono i decreti attuativi per rendere effettivo il diritto all’oblio per un milione di pazienti oncologici guariti in Italia

Da poco più di un mese l’oblio oncologico è legge, ora però deve diventare un diritto effettivo. Questo l’appello delle associazioni e dei parlamentari che hanno chiesto al Governo di adottare le misure necessarie al più presto, ovvero nelle prossime settimane.

Il messaggio è partito con una lettera aperta al Ministro della Salute, presentata il 1 febbraio in occasione del primo incontro ufficiale dell’Intergruppo parlamentare Camera e Senato per le Malattie Rare ed Onco-ematologiche, promosso da FAVOAIL e UNIAMO. Che cosa si chiede, in concreto, all’esecutivo? 

Gli obiettivi della legge

La legge “Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche” sancisce il diritto a non fare menzione di una passata malattia oncologica quando questa non sia più rilevante, ad esempio per accedere a servizi finanziari e assicurativi, in una richiesta di adozione, in concorsi o selezioni per un posto di lavoro. Si stima che in Italia oltre un milione di persone possano beneficiarne, ma perché ciò accada sono indispensabili dei passaggi ulteriori, come si spiega nella lettera al Ministro Schillaci: «L’orizzonte temporale stabilito per l’attuazione della legge va dai sessanta giorni ai sei mesi per l’adozione di 4 decreti ministeriali (Ministeri della Salute, della Giustizia e del Lavoro e delle Politiche Sociali) e 2 deliberazioni (queste ultime rispettivamente del Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio e dell’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni)».

Tempi stretti per i decreti

Nello specifico, ha spiegato Elisabetta Iannelli, segretario generale FAVO, ora la palla va al Ministero della Salute, a cui spetta il compito cruciale di «definire gli aspetti centrali della legge mediante l’emanazione, entro il 2 marzo, sentite le Associazioni dei pazienti, di un apposito decreto ministeriale, per stabilire le modalità e le forme per la certificazione di guarigione. Entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge (2 aprile), con decreto del Ministero della Salute, dovrà essere compilato l’elenco delle eventuali patologie oncologiche per le quali si applicano termini inferiori rispetto a quelli generalmente previsti di 10 e 5 anni».

La lettera al Ministro Schillaci è stata firmata dai copresidenti dell’Intergruppo parlamentare per le Malattie Rare ed Onco-ematologiche, le Onorevoli Maria Elena Boschi (ItaliaViva), Elisabetta Gardini (FdI), i Senatori Orfeo Mazzella (M5S) e Ignazio Zullo (FdI). La legge è entrata in vigore lo scorso 2 gennaio, dopo un iter parlamentare di approvazione eccezionalmente rapido, grazie all’impegno unanime e trasversale di forze politiche, società scientifiche e associazioni di pazienti. – Fonte Fondazione Umberto Veronesi.

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