Sezze – Il Comune si costituisce parte civile nel processo contro la Karibu

"Ci è sembrata una scelta logica e in linea con il nostro mandato, nel rispetto dei cittadini e della città"

“Il Comune di Sezze ha reso ufficiale la sua intenzione di costituirsi parte civile nel processo contro la cooperativa Karibu e il consorzio Aid che vede imputati i vertici delle stesse”. A sostenerlo in una nota è il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, che ha confermato come nella giornata di ieri la giunta da lui presieduta ha deliberato la costituzione come parte civile nel processo, indicando l’avvocato Emanuele Ceccano di seguire tutte le pratiche propedeutiche a questa iniziativa. Lo stesso sindaco ha spiegato per quale motivo il Comune di Sezze non aveva presentato la richiesta al Tribunale di Latina nel momento dell’udienza preliminare insieme ad altri enti e soggetti che si sono costituiti: “Si è trattato di una serie di circostanze che, di fatto, hanno creato un problema di carattere tecnico, con un cambio di organigramma all’interno del Comune che, sostanzialmente, ha tenuto in una sorta di limbo la questione che era stata comunque già affrontata dalla maggioranza. Come accaduto sulla vicenda del cimitero e sullo scandalo successivo – ha spiegato ancora il primo cittadino di Sezze – l’ente non ha avuto alcun dubbio a costituirsi parte civile, cosa che oggi abbiamo messo nero su bianco deliberando in giunta questa decisione”. Il sindaco di Sezze ha anche spiegato i motivi di questa decisione: “Ci è sembrata una scelta logica e in linea con il nostro mandato, nel rispetto dei cittadini e della città. Come per la questione cimitero così come sulla vicenda che ha interessato la cooperativa Karibu, questa amministrazione non ha in alcun modo avuto alcun coinvolgimento. Però ci troviamo a doverne rispondere e a guardare la nostra città essere elevata a modello negativo, anche sulla stampa nazionale. Sezze, invece, è tanto altro e questa azione si è realizzata proprio per questo scopo, per dimostrare che episodi del genere possono minare la credibilità di un’intera città e di tanti cittadini che guardano con speranza alla giustizia e alla legalità, comportandosi di conseguenza”. 

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