Domenica 24 marzo alle ore 11.30 inizia la rassegna “Parole Note”. Quattro matinée tra teatro e musica, tra “parole” e “note”. Il primo appuntamento è con Sconcerto del duo Blastula.scarnoduo ovvero Cristiano Calcagnile (batteria, percussioni, table guitar) e Monica Demuru (voce, vocal-effect, kalimba). Il duo ha posto, nella pratica sempre nuova dell’improvvisazione, le basi delle loro creazioni di teatro musicale: Sconcerto, nuova produzione del duo, è una immersione nella dimensione concertistica meno narrativa e lineare. Il programma di “Parole Note” comprende anche David Riondino e il suo Fermata provvisoria (7 aprile). L’artista toscano raccoglie in questo Recital, che si aggiorna continuamente, il suo repertorio portatile di narratore, cantautore e autore, costruito con il materiale tratto dalle sue numerose apparizioni in TV, in radio e dalle pubblicazioni editoriali e musicali. In forma di ballate, poemetti, aneddoti, L’eclettico Riondino si trasforma in una sorta “Aedo Contemporaneo” e canta l’epica dei nostri tempi caratterizzati dall’essere in una “Fermata Provvisoria” metafora opportuna del continuo smarrimento a cui siamo sottoposti quotidianamente.
Il terzo appuntamento è con Gioia Salvatori accompagnata dalle musiche dal vivo di Simone Alessandrini in Di Ridere Di Piangere Di Paura (14 aprile). Lo spettacolo è una matinée di poesia in una forma tutta storta come la vita, il tentativo di percorrere attraverso i versi e la musica gli impacci che ci attraversano provando a saltarci in mezzo come si può. Lagnazioni, scrosci dei sentimenti e tutta la scalata dei nostri disagi primi e ultimi, sospiri e altri grossi inconvenienti dello stare al mondo. E ogni tanto poi, anche un po’ ridere. Ultimo spettacolo della rassegna è quello con Ivan Talarico e Daniele Parisi in Gastrofobie (28 aprile), uno spettacolo di monologhi, canzoni, omissioni e imbarazzi gastrici. Dentro c’è tutto quello che non si riesce a digerire: realtà, immaginazione, vita, morte e soprattutto miracoli. Le inquietudini di Ivan Talarico e Daniele Parisi verranno portate in scena da due sosia, volgari imitatori. Nel frattempo gli originali saranno nascosti al sicuro, nell’attesa che passi quest’epoca sciagurata.
“Le parole sono importanti, chi parla male pensa male”. è una frase ormai entrata nel nostro lessico e nel nostro immaginario collettivo e quotidiano. Per questo è importante scegliere sempre con cura le parole da usare, per questo è importante intercettare chi alle parole fa attenzione. A noi interessano le parole di quegli artisti che con le parole camminano sul crinale in cui le arti si mischiano e confondono, un territorio ricchissimo che tuttavia sfugge alle griglie e alle definizioni, così come accade al nostro spazio teatrale, sempre in bilico tra teatro e musica, tra città e campagna, tra la notte e il giorno. E quindi abbiamo scelto le parole di artisti che, per renderle più dirette e lievi, per farle volare più lontano, le fanno viaggiare insieme alle note.” Anna Maria Piccoli Pranzetti, curatrice della rassegna
Il Teatro Villa Pamphilj, con la direzione artistica di Veronica Olmi, è parte del sistema Teatri in Comune di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura con il coordinamento gestionale di Zètema Progetto Cultura. Ingresso 10 euro. Consigliata la prenotazione