“La Repubblica, una ed indivisibile, riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge. È compito delle Repubblica rimuoverne gli ostacoli di ordine economico e sociale. (art.3,4,5 della Costituzione).
La legge n.86 del 26 giugno 2024 sulla Autonomia Differenziata suddivide e parcellizza il territorio nazionale e riporterà il nostro paese indietro di un secolo. I livelli di prestazione sociale saranno simili ai paesi in via di sviluppo, dalla sanità al trasporto pubblico. Non ci sarà una Italia del Nord e una Italia del Sud, questa è una mistificazione per convincere una parte del paese che starà meglio rispetto ad un’altra. Staremo male tutti. Divide l’Italia in tanti staterelli, incentiva le differenze, colpisce il mondo del lavoro, della scuola, della sanità pubblica, la vita democratica del paese, il lavoro dei comuni, frena lo sviluppo del Paese.
Dobbiamo, abbiamo diritto e dovere di sostenere la richiesta della sua cancellazione con l’unico modo possibile, il referendum abrogativo. Stiamo raccogliendo le firme con una organizzazione capillare sul territorio che vede il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti promotori il referendum da tenersi presumibilmente la prossima primavera. Le firme per la sua presentazione vanno raccolte entro il mese di settembre c.a. La partecipazione spontanea ai banchetti organizzati con cadenza temporale dentro il breve tempo a disposizione è molto alta suffragata dagli importanti risultati di adesione alla firma digitale, possibile attraverso il link: https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open
Continueremo a stare in Piazza a spiegare perché bisogna cancellare la legge sull’ Autonomia Differenziata. Dobbiamo sostenere i nostri giovani e offrirgli un futuro migliore, è un nostro e loro diritto. Abbiamo bisogno della intelligenza dei nostri ragazzi, essi devono poter studiare liberamente e non possiamo ancora permettere che debbano fuggire all’estero per ottenere un lavoro dignitoso.
Dobbiamo sostenere i nostri anziani, la loro esperienza, la loro intelligenza, la loro dedizione, il loro impegno e lotta per una Italia unita, democratica e libera così come ce l’hanno consegnata le nostre partigiane e partigiani. Dobbiamo sostenere tutti noi, la nostra Italia Unita, Repubblicana e Democratica. Le firme si raccolgono ai banchetti resi pubblici e in continuo aggiornamento da ogni soggetto promotore tramite soprattutto i canali social, ma anche online e anche recandosi al comune di propria residenza, presso gli uffici di segreteria/elettorali” lo affermano in una nota gli esponenti del comitato Provinciale Anpi Latina.