Truffe su Telegram, dopo whatsapp anche l’altra piattaforma di messaggistica istantanea è stata individuata dai malviventi come un canale attraverso cui perpetrare i propri raggiri. Uno molto noto consiste nello spacciarsi per qualcun altro, come un amico o un familiare e chiedere ad una terza persona aiuto, soldi o informazioni dichiarando di essere in difficoltà. Sebbene si possa pensare che una finta conversazione possa essere facilmente compresa da subito, non è proprio così. I truffatori sanno cosa dire, come farlo e spesso la conversazione è più lenta di quanto si pensi, proprio come fosse un dialogo reale con l’amico di turno.
Infatti, il malfattore cerca di guadagnarsi la fiducia dell’interlocutore prima di avanzare qualsiasi richiesta. Per questo motivo, è sempre importante capire se la persona con cui si sta parlando è realmente l’amico o il conoscente in questione. Questo può essere fatto ponendo domande più specifiche o contattando l’interessato in altro modo, ad esempio tramite una chiamata o su un’altra chat. Un particolare rilevante su cui porre attenzione è quando le domande risultano strane e ‘particolari’, soprattutto quando viene chiesto del denaro per un imprevisto improvviso. Inoltre, se da una parte i truffatori impersonano un amico, dall’altra non fanno nemmeno questo sforzo. Infatti, spesso le caratteristiche positive di Telegram possono trasformarsi in qualcosa di negativo, come nel caso dei bot. Nonostante l’attento controllo da parte della società di Telegram, può capitare di imbattersi in bot truffa creati per diffondere annunci falsi, per automatizzare la messaggistica con le vittime e altro ancora. Ovviamente, il rischio è sempre quello di cadere in trappola e permettere ai cybercriminali di sottrarre dati sensibili.