È iniziata sull’isola di Ventotene la Scuola di Formazione politica europea organizzata dal Partito Democratico del Lazio e dalla delegazione italiana del gruppo S&D presso il Parlamento Europeo.
L’iniziativa, intitolata “Ventotene: Europa”, coinvolge 150 ragazze e ragazzi, provenienti dal Lazio e dal resto d’Italia, che parteciperanno a un percorso di formazione sui temi chiave per il futuro dell’Europa e dell’Italia. Disuguaglianze, giustizia sociale, sviluppo sostenibile, sanità e intelligenza artificiale sono al centro del programma, con una forte attenzione alla dimensione europea.
Ma anche un focus sulle riforme dell’autonomia differenziata e del premierato.
Durante l’apertura dell’evento, Valeria Campagna e Ludovico Di Traglia, vicesegretari regionale del PD Lazio e tra gli organizzatori della scuola, hanno sottolineato l’importanza dell’iniziativa: «Questa scuola rappresenta un’opportunità fondamentale per costruire una nuova classe dirigente pronta ad affrontare le sfide europee. È un luogo dove i giovani iscritti al PD possono confrontarsi, condividere idee e costruire insieme soluzioni per un futuro più equo e sostenibile. Ventotene è un luogo simbolico e significativo. È il posto ideale per riflettere sull’Europa e sul suo ruolo come motore di cambiamento sociale. Formare i nostri giovani significa prepararli a diventare leader consapevoli e competenti, capaci di affrontare le sfide future con una visione europea.»
Un ringraziamento speciale è stato rivolto a Daniele Leodori, segretario regionale del PD Lazio, per il suo costante impegno nella promozione della formazione delle nuove generazioni. «Il Segretario Leodori ha da subito creduto nell’importanza di investire sui giovani e sul loro potenziale, e questa scuola di formazione è la testimonianza concreta del suo impegno,» hanno aggiunto i vicesegretari.
Il programma della Scuola di Formazione prevede quattro giorni di panel, tavoli di lavoro e momenti di confronto con tantissimi ospiti, tra cui europarlamentari, parlamentari, consiglieri regionali ma anche accademici ed esperti che offriranno una prospettiva europea sui temi trattati. Oltre alle sessioni teoriche, i partecipanti saranno divisi in gruppi per elaborare proposte su politiche territoriali e sociali ed iniziare a costruire la campagna verso il referendum contro l’autonomia differenziata.