La Corte dei Conti del Lazio non ha certificato i conti della sanità del 2022, con la conseguente apertura di due inchieste della magistratura. Sin dal suo insediamento l’amministrazione Rocca ha dovuto correre immediatamente ai ripari per affrontare il disavanzo di 218 milioni di euro della sanità per l’esercizio finanziario 2022, con una proiezione negativa di 738 milioni di euro per il 2023. Nei bilanci delle Aziende sanitarie inoltre erano presenti fondi di dotazione negativi per quasi un miliardo. Una situazione grave che minava la sostenibilità del Servizio sanitario regionale.
Il presidente Francesco Rocca, insieme con il direttore della Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria Andrea Urbani, hanno sin da subito avviato un’operazione verità sui conti della sanità, che ha comportato modifiche, integrazioni, riclassificazioni e correzioni per oltre mezzo miliardo di euro.
Questa attività straordinaria è consistita anche in 7mila richieste di conferma per i soli fornitori di beni e servizi, oltre le 700 lettere indirizzate agli avvocati delle Aziende sanitarie per ricostruire i contenziosi.
Al fine di valutare la rilevanza strategica delle decisioni del Tavolo, basta tornare indietro a poco più di un anno fa, quando la situazione dei conti della sanità del Lazio, ereditata dalla attuale governance regionale e riportata nei documenti ufficiali ovvero bilanci e rendiconti, presentava degli elementi di incertezza, imprecisione e scarsa trasparenza che andavano a minare il principio fondamentale della rappresentazione veritiera e corretta.
Tale situazione di disordine contabile non è di fatto sfuggita agli organi di controllo; da un lato, la Procura della Repubblica di Roma, nell’autunno del 2023, ha avviato indagini su ben 8 Direttori Generali per i bilanci predisposti prima del 2022, dall’altro, la Corte dei Conti, nell’ambito del Giudizio di Parifica del Rendiconto Regionale 2022, ha ritenuto di non potersi esprimere con riferimento ai soli conti della Sanità, tale era lo stato di incertezza riscontrato nei documenti contabili presentati
ORDINE CONTABILE E NON SOLO
La nuova Amministrazione regionale ha immediatamente messo mano alle principali leve di spesa, eliminando la spesa improduttiva e puntando su quella che la giunta Rocca definisce “spesa buona”, in grado di tradursi in servizi per i cittadini.
Grazie all’importante attività di revisione contabile, la giunta Rocca ha poi ridotto i fondi di dotazione negativi per circa mezzo miliardo di euro, stanziando ulteriori 475 milioni di euro a favore delle Aziende sanitarie per la definitiva copertura finanziaria degli stessi.
Questo ha consentito di riportare i conti in equilibrio, riducendo il disavanzo del 2022 a 129 milioni di euro e chiudendo l’esercizio finanziario 2023 con 32 milioni di euro di utile.
Lo scorso 1° ottobre si è tenuta, presso il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, la riunione congiunta di Tavolo adempimenti e Comitato dei Livelli essenziali di assistenza convocata con l’obiettivo di completare l’iter di monitoraggio dei conti relativi ai Bilanci consuntivi degli esercizi 2022 e 2023 del Servizio Sanitario Regionale del Lazio.
Sono state così svincolate risorse per 134 milioni di euro, 43 milioni del 2022 e 91 milioni di euro del 2023, immediatamente disponibili per migliorare l’efficienza dei servizi dei cittadini, tra cui il trasporto pubblico locale.
Si sono create le precondizioni per avviare la fase di uscita dal piano di rientro iniziato nel 2007.
La Regione Lazio potrà così tornare in possesso degli automatismi fiscali: infatti, le aliquote saranno tutte di competenza regionale e, grazie all’esito delle operazioni di consolidamento, si metterà in campo una manovra fiscale strutturale, coerente con quella nazionale, di riduzione significativa per i redditi più bassi, a partire dal 2027.
INVESTIMENTI
Parallelamente, l’Amministrazione regionale ha messo mano a importanti investimenti per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini e le condizioni di lavoro degli operatori.
Nel dettaglio:
• 14mila assunzioni, per un investimento strutturale di 661,5 milioni di euro;
• 329 grandi apparecchiature entro il prossimo dicembre, di cui ben 241 macchinari già attivi negli ospedali del Lazio per un investimento di 102 milioni di euro;
• 35 ospedali di comunità e 131 case di comunità per 102 milioni di euro e 161 milioni di euro;
• 59 Centrali operative territoriali, per 20 milioni di euro e già attive.
Dall’estate 2024 sono partiti i lavori per ammodernare e ampliare i pronto soccorso e i reparti dei nosocomi del Lazio, grazie a 155 milioni di euro, che saranno ulteriormente potenziati. Infatti, l’Amministrazione regionale ha riprogrammato 1,2 miliardi di euro (dall’adeguamento sismico e antincendio di Asl e ospedali per 335 milioni di euro e 375 milioni di euro, fino all’acquisto di nuovi macchinari) e ha reperito ulteriori finanziamenti per la costruzione dei seguenti nuovi ospedali:
• Nuovo Policlinico Umberto I (1 miliardo);
• Nuovo Ospedale Tiburtino (379 milioni):
• Nuovo Ospedale di Latina (261 milioni);
• Nuovo Ospedale del Golfo (263 milioni);
• Nuovo Ospedale di Rieti (384 milioni);
• Ospedale di Acquapendente (30 milioni);
• Riapertura dell’Ospedale San Giacomo (145 milioni).
Tutto questo anche grazie ai fondi del Pnrr e per il Giubileo.
La giunta Rocca ha informatizzato la gestione delle liste di attesa. Dal mese di settembre l’Amministrazione regionale è in grado di monitorare quotidianamente le prestazioni di specialistica ambulatoriale che superano i tempi di garanzia previsti per le liste di attesa. Ad oggi 400mila prestazioni per un controvalore di circa 17 milioni di euro. La prossima settimana la Giunta regionale metterà a disposizione questi fondi alle Aziende sanitarie locali dando 90 giorni di tempo per recuperarle.