Serbatoi interrati del gasolio contaminati. Alghe e microorganismi proliferati. Almeno 15 auto danneggiate. Questo il resoconto dei danni scaturiti nel 2023 dai rifornimenti effettuati dagli utenti della via Pontina presso l’area di servizio che all’epoca era sotto il marchio Top Fuel.
Una serie di problemi di spesa ai quali l’aggiunta della posizione della compagnia assicurativa ha portato a rivolgersi alle associazioni dei consumatori, come quella di Codici. È già passato più di un anno, infatti, da quando un automobilista fece rifornimento di Diesel all’area di servizio Top Fuel, al confine tra Aprilia e quello di Ardea, riuscendo a tornare a casa, a Chiavari. La mattina seguente, però, la vettura stentava a partire e su accertamento di un’officina sono stati riscontrati dei danni alle componenti meccaniche a causa dell’immissione di carburante non conforme. Un danno che per l’uomo ha significato una spesa di oltre 4 mila euro, sommando i costi per la riparazione dell’auto (iniettori, pompa di iniezione e filtro gasolio) con quelli per il noleggio di un’altra auto (circa 800 euro9.
Nei giorni scorsi sembra essere arrivata la svolta per l’uomo grazie alla sentenza del Giudice di Pace di Chiavari che ha riconosciuto un risarcimento e un rimborso per l’automobilista. Ad oggi, l’invito dell’Associazione Codici è quello di credere nel segnalare danni registrati al motore.