Roma – Lumena e Ambrogio Sparagna chiudono il Festival Popolare Italiano

Gran finale per la manifestazione con l'ensemble pugliese guidata dal direttore e musicista con "Anemo - Canti della Grecia salentina"

I canti della grecìa salentina protagonisti dell’ultimo appuntamento dell’XI edizione del Festival Popolare Italiano, diretto da Stefano Salettidomenica 8 Dicembre alle ore 17,30 al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma. Di scena l’ensemble pugliese Lumenea che, guidato da Ambrogio Sparagna nel doppio ruolo di direttore e di musicista, presenta “Anemo. Canti della Grecìa Salentina”, un progetto musicale dedicato al griko, l’antico dialetto ancora utilizzato in alcuni comuni del Salento.

Lumenea significa “nuovo fuoco” e proprio una nuova forza espressiva, nuovi ritmi tra l’antico e il moderno, caratterizzano il gruppo che con questo spettacolo propone un viaggio nel Salento sulle tracce degli echi musicali e delle storie arrivate fin qui dalla sponda greca. Il gruppo è nato da un’esperienza collettiva cominciata già dieci anni fa quando trenta giovanissimi avevano dato vita all’Orchestra Sparagnina. Da allora vari concerti ma soprattutto la frammentazione del gruppo dovuta al trasferimento di tanti dei ragazzi, per motivi di studio e di lavoro, in altre città italiane. Ma la musica e l’interesse per il griko, ha avuto funzione di nuovo collante permettendo varie reunion musicali e ha favorito adesso la rinascita di una formazione con quei ragazzi e ragazze cresciuti con la musica e al suono melodioso di questo vocabolario antico. Il concerto è realizzato all’interno della “Programmazione Puglia Sounds 2024”. Alle 17 per le conversazioni in musica ci sarà un ricordo della figura di Giovanna Marini a cura di Salvatore Esposito (Blogfoolk) e Stefano Saletti con la cantante Gabriella Aiello e lo stesso Ambrogio Sparagna.

Il luogo

Il progetto del Festival Popolare è condiviso con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali diretto dall’architetto Sonia Martone, che con la sua ricca collezione di strumenti antichi, e del mondo, crea un connubio naturale tra musica ascoltata e cultura della musica. Il costo del biglietto d’ingresso di 6 euro permette – prima della partecipazione al concerto – anche la visita alle sale espositive.

Il Festival

Sotto la direzione artistica di Stefano Saletti (polistrumentista e compositore, alla guida della Banda Ikona e di diversi ensemble internazionali di world music), gli artisti coinvolti fanno conoscere la forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino. Il festival, nato nel centro di accoglienza Baobab nel 2015, alla sua chiusura si è trasferito al Teatro Villa Pamphilj dove si è svolto per cinque edizioni, poi nello storico Teatro Verde e dal 2023 al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali. Nelle edizioni precedenti ha visto la partecipazione dei più rappresentativi esponenti della musica popolare non solo italiana.

Il Festival Popolare italiano appartiene alla Rete Italiana della World Music, un’associazione che riunisce operatori, musicisti e oltre 25 festival di tutte le regioni d’Italia. Missione della Rete è supportare il mondo della world music italiana e contribuire alla diffusione di un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo per il nostro Paese in cui la musica è strumento di costruzione della propria identità culturale, ma anche di conoscenza e di contaminazione con le altre culture del Mediterraneo, e quindi fonte di innovazione.

L’undicesima edizione del festival dal sottotitolo “Canto, mito e rituale”, è realizzata con il contributo del Nuovo Imaie e realizzata all’interno della “Programmazione Puglia Sounds 2024”.

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