Sermoneta – Palazzo Scatafassi, il PD chiede chiarimenti sulla situazione

"Sono passati sei mesi e della effettiva presa in possesso dell’immobile da parte della assegnataria, non si vede ombra"

“Con Determinazione n. 29 del 28 maggio 2024 il comune di Sermoneta ha provveduto alla assegnazione del primo degli alloggi di ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) previsti nel palazzo Muratori Scatafassi, nel Centro Storico di Sermoneta.

Nella Determinazione (pubblicata una settimana prima delle elezioni comunali) si stabiliva e dichiarava: La assegnazione dell’alloggio alla prima dei richiedenti in graduatoria; La piena disponibilità dell’alloggio, comunicata dall’Ater; La immediata consegna anche al fine di evitare occupazioni abusive”.

Lo dichiara il PD Sermoneta in una nota.

“Sono passati sei mesi e della effettiva presa in possesso dell’immobile da parte della assegnataria, non si vede ombra. Ora la questione sembra che tra il comune e l’Ater non trovino le chiavi dell’appartamento, una motivazione, dopo sei mesi, perlomeno risibile. Assegnataria che, da informazioni rischia di restare senza l’abitazione in affitto precedente e senza la nuova. Con le conseguenze umane e sociali conseguenti.

Palazzo Muratori Scatafassi fu acquisito al patrimonio comunale nel 2000 grazie ad un finanziamento di 2 miliardi all’interno di un progetto di recupero della edilizia residenziale nel centro storico, ai sensi della Legge 457/1978.

Sono trascorsi 25 anni e non è stato ancora ultimato, non solo: non è stato presentato più nessun progetto per il recupero del patrimonio edilizio del Centro Storico. Un centro che continua a spopolarsi e vede decine di abitazioni e palazzi vuoti, abbandonati.

Anche negli ultimi anni (la Giovannoli è stata sempre in amministrazione dal 2000 ad oggi, tranne la parentesi di un anno a cavallo tra il 2018 e 2019) la ristrutturazione del palazzo Scatafassi è stata sempre inserita, in maniera figurata e senza impegno reale di spesa, nel Programma Pluriennale delle Opere Pubbliche, con particolarità tutte da spiegare:

–              Nel Programma 2023-2025 è stata inserita la somma di 348 mila euro per la sua ultimazione, da iniziare nel 2025, senza impegno di risorse;

–              Nel Programma 2025-2027 è stata inserita la somma di 830 mila euro, sempre per la sua ultimazione, ma da iniziare nel 2026 e anche questa volta senza alcun impegno di spesa;

–              Senza impegno di spesa mentre il comune chiuderà il 2024 con un avanzo di amministrazione disponile di 2 milioni e 400 mila euro e non si capisce come si possano utilizzare centinaia di migliaia di euro per rifare la pista di atletica o asfaltare strade (sempre prima della scadenza elettorale) e non per ultimare una ristrutturazione che tutela il patrimonio abitativo pubblico e fa rivivere il centro storico.

Una situazione paradossale e drammatica:

1.           Per la mancata assegnazione degli alloggi;

2.           Per il nuovo degrado in cui sta cadendo l’immobile, con danno per la pubblica amministrazione. Il consigliere Agostini ha chiesto anche chiesto l’accesso all’immobile per verificare lo stato degli appartamenti e dell’immobile.

La Amm.ne Comunale dunque: permetta all’assegnataria del mese di maggio scorso di prendere possesso dell’appartamento e se lo ha fatto, seppur in ritardo, preveda nel 2025 la ultimazione della ristrutturazione dell’immobile e assegni tutti gli alloggi, impegnando le risorse dell’Avanzo disponibili e certificate. Senza produrre ulteriore degrado dell’immobile e ulteriori spese”. 

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