La svolta green dei Lepini: realizzati tre impianti fotovoltaici e sei stazioni di ricarica per veicoli elettrici

L’integrazione di punti di ricarica, nelle infrastrutture urbane e/o extraurbane, potrà inoltre apportare ulteriori benefici

Tre impianti fotovoltaici e sei stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Due pulmini elettrici di ultima generazione -9 posti- finanziati dal progetto Lepini Green -prima Green Community del Lazio- ed a disposizione delle necessità condivise dei comuni della XIII Comunità montana dei Monti Lepini ed Ausoni. Le novità sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa tenutasi nell’Abbazia di Fossanova e alla quale hanno preso parte, fra gli altri, il Presidente del Consiglio regionale del Lazio, l’onorevole Antonello Aurigemma, il Sindaco di Priverno, Anna Maria Bilancia, il Commissario XIII Comunità Montana Lepini e Ausoni, Onorato Nardacci, l’Amministratore delegato di Aura Taitle, Ulrik Bertelsen, l’Amministratore delegato di Envision, Matteo Gattola, e Dorin Lupu di Toyota: “Questa -spiega il coordinatore Paolo Frullini- è per noi una giornata importante. Il nostro è del resto un piano ambizioso, costruito su 30 progetti, che coinvolgono otto ambiti su nove di quelli che definiscono una Green Community, e finanziato con due milioni di euro dai fondi PNRR e cofinanziato dalla Regione Lazio con 400mila euro”. “Siamo orgogliosi -afferma il presidente Aurigemma- di aver contribuito alla realizzazione di un progetto che segna una svolta del nostro territorio verso quella transizione ecologica cui occorre necessariamente dirigersi. Ce lo chiede il presente, ma anche e soprattutto il futuro, con l’obiettivo di costruire una casa comune, la nuova casa dei Sindaci, che sia finalmente basata su principi di sostenibilità”.

Con questi interventi -oggi pienamente realizzati- si conclude il modulo del progetto dedicato appunto a energia e mobilità. I tre impianti fotovoltaici, realizzati da Aura Taitle, sono stati impiantati presso la sede della Protezione civile di Roccagorga, il rifugio Liberamonte di Bassiano e la Centrale olivicola di Sonnino. Il primo ha una potenza di 40 kWp e una produzione annua stimata in 63.000 kWh. La superficie disponibile per la sua realizzazione è stata individuata sulla copertura dell’edificio, sufficiente per realizzare una taglia di potenza adatta all’autoconsumo e all’alimentazione di due colonnine per la mobilità elettrica. I 74 moduli fotovoltaici sono da 550Wp, mentre gli inverter da 20kW. La superficie utilizzata è pari a circa 400 m2: “L’impianto del rifugio di montagna di Liberamonte a Bassiano -ricorda Nardacci- ha invece una potenza di 5,5 kWp su una copertura a falde inclinate, la produzione annua stimata è di 8.000 kWh. L’accumulo dell’energia elettrica solare è di 15kWh, sufficienti per soddisfare le richieste degli utilizzatori del rifugio e per alimentare una colonnina di ricarica elettrica per e-bike. I moduli fotovoltaici sono stati scelti in modo da essere resistenti al carico neve, non trascurabile a causa della posizione in quota dell’edificio”. Il terzo e ultimo impianto ha visto infine la luce presso l’Oleificio Santina delle Fate a Sonnino. La sua potenza è di 40 kWp e la produzione annua stimata in 63.000 kWh. La superficie disponibile per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico è stata individuata sulla pensilina adiacente all’edificio principale, sufficiente per realizzare una taglia di potenza adatta all’autoconsumo di macchinari, motori e illuminazione che superano i 35kW complessivi. I 74 moduli fotovoltaici sono da 550Wp, mentre gli inverter da 20kW. La struttura di sostegno dell’impianto fotovoltaico è progettata resistente al vento e adatta alla copertura della pensilina esistente.

Presentata inoltre, nel corso della conferenza stampa la realizzazione, con il contributo di Envision, di una infrastruttura avanzata per la mobilità sostenibile, grazie all’installazione -nei Comuni di Cori, Maenza, Roccagorga, Sermoneta, Sezze e Sonnino- di sei stazioni di ricarica per veicoli elettrici da 22 kW, di ultima generazione, integrate nei pali dell’illuminazione pubblica. “Questa soluzione -ricorda l’Amministratore delegato di Envision, Matteo Gattola- consente di valorizzare l’infrastruttura della pubblica illuminazione, trasformandola in un sistema multifunzionale, facilmente estensibile sul territorio, che non solo illumina le strade, ma favorisce, ottimizzando gli investimenti, la realizzazione di infrastrutture per la mobilità elettrica, oltre all’erogazione di servizi smart city/smart land”. Le installazioni potranno generare un impatto tangibile sulla sostenibilità ambientale e sulla qualità della vita, oltre a consentire l’erogazione di servizi”. Considerando un utilizzo medio delle stazioni di ricarica di 10 ore al giorno, il sistema potrà consentire: 3.650 ricariche all’anno per ogni palo, per un totale di 21.900 ricariche all’anno, e un risparmio di circa 109 tonnellate di CO₂ all’anno, grazie alla riduzione dell’uso di carburanti fossili. Il progetto dimostra, quindi, come sia possibile utilizzare le infrastrutture esistenti per rispondere alle esigenze della transizione energetica, dei servizi smart e della mobilità elettrica, senza creare impatti visivi o ambientali negativi. L’integrazione di punti di ricarica, nelle infrastrutture urbane e/o extraurbane, potrà inoltre apportare ulteriori benefici, incentivando la sosta di visitatori dotati di veicoli elettrici, che avranno un motivo in più per esplorare il territorio mentre ricaricano la propria auto.

A completare il reale -e non solo simbolico- processo di transizione ecologica che deve continuare nel futuro, è la contemporanea dotazione di due pulmini Verso Toyota, pulmini elettrici -9 posti- di ultima generazione per il trasporto passeggeri che il finanziamento , con i fondi PNRR e il co finanziamento della Regione Lazio, ha reso possibile per le esigenze condivise dei comuni che fanno parte del territorio della Lepini Green, prima Green Community del Lazio!

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