“Esprimo sconcerto per l’approvazione da parte del Parlamento Europeo della Risoluzione per l’inclusione dell’aborto nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. Sarebbe fuorviante, come fa la sinistra, semplificare il dibattito ad un semplice “aborto sì” o “aborto no”. C’è molto di più nel documento approvato anche con i voti di PD, M5S e Azione: la Risoluzione interferisce con la competenza esclusiva degli Stati membri in materia di aborto, definendo quest’ultimo come un diritto fondamentale, contravvenendo alla stessa Carta dei Diritti Fondamentali nell’UE che sostiene come “la presente Carta non introduce competenze nuove o compiti nuovi per la Comunità e per l’Unione, né modifica le competenze e i compiti definiti dai trattati.” Inoltre, si attacca frontalmente un diritto come l’obiezione di coscienza in Italia e si esortano gli Stati membri a garantire “un’educazione sessuale e relazionale completa” nelle scuole, non curanti del ruolo primario della famiglia nell’educazione. Mi chiedo, ma invece di pensare tanto all’interruzione di gravidanza, non sarebbe più importante capire le ragioni che portano tante donne ad abortire? Cosa fa l’UE per aiutare una ragazza madre o una famiglia in difficoltà ad evitare l’aborto?”
Queste le parole di Simona Baldassarre, Responsabile del Dipartimento Famiglia della Lega.