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Aggredì un romeno in centro: pena ridotta in Appello per un giovane di Sezze

Il suo essere incensurato e un oggettivo disagio sociale hanno spinto i giudici a concedere le attenuanti generiche

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È stata ridotta a 3 anni di reclusione la condanna per Matteo Pozone, il 22enne di Sezze accusato dell’aggressione ai danni di un cittadino romeno avvenuta il 30 marzo 2021. In quella occasione, si ricorderà, il giovane e suo cugino (all’epoca dei fatti 17enne) colpirono violentemente un 44enne operaio edile straniero. I fatti nella centralissima Porta S.Andrea, dove l’uomo fu ritrovato a terra esanime. Inizialmente si pensò ad un malore, ma le indagini portarono presto ad individuare nei due ragazzi i responsabili dell’aggressione. Per l’uomo erano stati necessari diversi interventi alla testa e una lunga degenza in ospedale prima di poter essere dichiarato fuori pericolo.

In primo grado al più grande dei due, Matteo Pozone, furono contestati i reati di lesione personale con le aggravanti (e non quello di tentato omicidio inizialmente ipotizzato), ma in appello il giovane, difeso dall’avvocato Carla Bertini, ha ottenuto uno sconto della pena, che è stata fissata in 3 anni di reclusione. Il giudice ha accolto le istanze presentate dal legale, relativamente alle intenzioni che lo avevano spinto a quell’azione, non con la volontà di uccidere ma “semplicemente” di arrecare un danno. La giovane età dell’imputato e il suo essere incensurato, oltre ad una conclamata condizione familiare che sposta il quadro su un oggettivo disagio sociale, hanno spinto i giudici a concedere le attenuanti generiche, riducendo la sua pena dagli iniziali 6 anni e 2 mesi a 3 anni.

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