Al Teatro Villa Pamphilj di Roma, domenica 8 dicembre alle 11.30, un omaggio per i 100 anni dalla nascita di Lucia Drudi Demby, scrittrice, traduttrice, sceneggiatrice, poetessa.
Sul palco due giovani attrici, Agnese Troccoli e Violetta Jackson, che leggeranno brani e frammenti da due dei suoi romanzi, La lezione di Violino (Adelphi 1977), e Jeanne la mite compagna di Amedeo Modigliani (Bastogi 1985), insieme a un breve ciclo di poesie dedicate a suo marito, lo scrittore afroamericano William Demby (da Poesie d’Amore – l’assenza, il desiderio – le più importanti poetesse italiane contemporanee presentate da trentasei critici, Newton Compton 1986), con un contrappunto musicale curato da James Demby, per la regia di James Blundell.
Lucia Drudi Demby. Scrittrice e sceneggiatrice Lucia Drudi (conosciuta anche come Tatina) era nata a Venezia nel settembre del 1924 ed era cresciuta a Siena, ma, giovanissima, si era trasferita a Roma vivendo e lavorando nella capitale per tutta la sua vita. A Roma Tatina frequentò Pasolini, Moravia, Morante grazie anche al legame affettivo di sua sorella Gabriella con Toti Scialoja.
Nel 1953 sposò lo scrittore afro-americano William Demby intensificando i legami con la cultura letteraria anglofona. Tradurrà “La mia Africa” di K. Blixen e ancora K. Mansfield, S. Butler, D. Barnes. Dal 1957 cominciò a lavorare come sceneggiatrice. Sul grande schermo sarà candidata nel 1968 al Nastro d’argento per la migliore sceneggiatura con il film Incompreso diretto da Luigi Comencini. A partire dal 1971 scriverà diversi film e sceneggiati televisivi (collaborando soprattutto con Gianfranco Mingozzi, Paolo Cavara e Mauro Bolognini) tra i quali si segnalano Paganini con Tino Schirinzi Gli ultimi tre giorni, Il balordo con Tino Buazzelli Fregoli con Gigi Proietti, La Certosa di Parma con Gian Maria Volonté e Marthe Keller.
Negli anni Settanta, attraverso Adele Cambria, collaborerà con il gruppo femminista “Associazione Teatro La Maddalena”, dove nel 1976 verrà rappresentato il suo testo “Corinna Pinna”, con il commento musicale di James Demby. Da quel momento in poi si fece più assiduo il rapporto con il femminismo, benché lei non divenne mai una militante.
Tra il 1987 e il 1988 co-firma con Marco Leto e Lea Massari la sceneggiatura di Una donna spezzata, film tv tratto dal famoso libro di Simone De Beauvoir con la Massari protagonista, che andò in onda sulla Rai nel 1989 in due puntate. Qui si rinnova per lei lo sguardo rivolto ad autrici, con un taglio ancora una volta televisivo e più generalista. Dallo stesso anno farà parte di un “Gruppo di scrittura” riunito da Elena Gianini Belotti che comprendeva, tra le più attive, Adele Cambria, Goliarda Sapienza e Simona Weller. La Demby è rilanciata in quel momento dal nuovo successo legato al film La mia Africa, prima che un ictus la costringa a interrompere il suo lavoro. Morirà a Firenze nel 1995.