“Scegliere un candidato sindaco non è come prenotare un albergo, dove chi arriva prima si prende la stanza, ma è discutere prima di tutto su chi sia il candidato migliore in assoluto; poi in una coalizione ci si confronta sempre sulle opportunità e sul peso politico di ciascuno degli alleati. Non si accettano prenotazioni su tematiche di questa rilevanza e soprattutto non si fanno le primarie su chi occuperà la stanza all’interno della propria famiglia. Siamo dinanzi ad un’idea di spartizione delle cariche che non ha senso. Oggi conta la politica, il rispetto degli alleati e soprattutto la città e i cittadini.
Sul sindaco di Latina non può esistere alcuna prenotazione, come non esiste per il presidente della Regione, come non esisteva per il Governo nazionale, dove Giorgia Meloni oggi guida per consenso e non per prenotazione. I nostri alleati hanno il diritto di essere da noi rispettati nella loro autonomia e nelle loro scelte ma nessuno è esentato dal rispetto verso gli altri. Il candidato sindaco di Latina lo sceglieremo dentro la classe dirigente del centrodestra, con il criterio del candidato migliore per governare la città e per consentirci di vincere, consapevoli che questa volta non possiamo permetterci errori. La città ha sofferto abbastanza la pessima amministrazione dell’era Coletta e l’ulteriore anno e mezzo di anatra zoppa. Il centrodestra ha l’obbligo di presentare un programma, un candidato ed una proposta che permetta alla città di rinascere e risalire la china rispetto alla desolazione e al degrado in cui è precipitata negli ultimi anni”. Lo dichiara la vice portavoce di Fratelli d’Italia Latina Daniela Vivolo