Home Politica Appia Patrimonio dell’Unesco, la soddisfazione di Fratelli d’Italia a Fondi

Appia Patrimonio dell’Unesco, la soddisfazione di Fratelli d’Italia a Fondi

"L’inserimento della “Regina Viarum” tra i beni tutelati assicurerebbe una maggiore e miglior protezione nel lungo termine"

- Pubblicità -
- Pubblicità -

Con somma soddisfazione, la sezione locale di Fratelli d’Italia apprende dai media, locali e nazionali, che – finalmente – anche Fondi ha sottoscritto, nel corso della cerimonia svoltasi presso le Terme di Diocleziano a Roma, il protocollo per l’inserimento ufficiale dell’Appia antica nella lista dei beni “Patrimonio dell’umanità dell’Unesco”. Un traguardo assai importante, dato che l’inserimento della “Regina Viarum” tra i beni tutelati dalla Organizzazione delle Nazioni unite per l’educazione, la scienza e la cultura”, assicurerebbe una maggiore e miglior protezione della stessa nel lungo termine, tramite adeguate norme, regolamenti, misure istituzionali e/o tradizionali per la conservazione e la gestione, che ne garantiscano la salvaguardia. Ciò costituirebbe per la città di Fondi, che assieme al comune di Itri, vede attraversare il proprio territorio da uno dei tratti meglio conservati – grazie ai precedenti interventi della Regione Lazio – un aumento delle potenzialità turistiche del patrimonio archeologico fondano e, di consequenza, le possibilità di sviluppo di un indotto economico legato al turismo locale. 

L’uso del condizionale è d’obbligo, dato che a “visione turistica”, negli ultimi anni – e forse decenni – il Comune di Fondi ha rasentato la miopia, mostrando a malapena una valorizzazione che riteniamo insufficiente per le vestigia archeologiche (men che meno per quelle artistiche ed architettoniche) della nostra città, che pur ha avuto e tutt’ora conserva un ruolo di prim’ordine nella storia antica, ma che sovente, viene lasciata ad una promozione, sia nazionale che internazionale, derivante dall’iniziativa di volenterosi privati che, forse a differenza di altri, sono ben consapevoli che il loro pane quotidiano dipende dal prodotto della loro fatica. E’ sotto gli occhi di tutti, senza alcuna retorica, che Fondi non viene valorizzata come meriterebbe. Pensiamo ad esempio ad un ‘caso’: quello della Domus Romana dimenticata, dove quasi tutto è stato pigramente lasciato – per l’appunto – ” al caso”.

Il che si è tradotto in uno stato generale di abbandono, disordine e degrado, che fa essere uno dei pochi centri storici a pianta romana rimasti pressochè intatti, da quello che di fatto sarebbe – un vero museo a cielo aperto – a una via di mezzo tra un paese antico semi-abbandonato e un esotico sobborgo di ottocentesca memoria, il tutto a causa di una certa miopia e incapacità politico-amministrativa. E’ questo il punto: essere “riconosciuti” dal mondo esterno, quando quello “interno” fatica a riconoscere le proprie bellezze storico-culturali, è una grossa e dannosa contraddizione: organizzare e patrocinare sagre in piazza (che pur servono) non basta ad rendere invitante e accogliere turisti da ogni dove. Quegli stessi turisti che da sempre, dovrebbero riempire i vicoli e le strade cittadine e le attività commerciali presenti, tornando poi a casa per dire davvero che – parafrasando un antico detto locale – “Fondi è il paese più bello del mondo”.

Fratelli d’Italia, pur considerando con favore ogni firma e adesione a ogni organizzazione nazionale e internazionale per la tutela dei patrimoni storici, invita la maggioranza politica, nella persona del suo capo, il sindaco Beniamino Maschietto, ad attivarsi con i fatti per ridare lustro a Fondi, città di grandi potenzialità e ambizioni, e non un borgo.

Non solo a parole e giochi ludici occasionali, spiegandogli che, oltretutto, il “circensis” è inutile se non c’è il “panem”.

- Pubblicità -
Exit mobile version