Via libera all’unanimità dal Consiglio provinciale al Piano di rientro del valore complessivo di 20 milioni di euro corrispondenti alle per le somme ancora da incassare da parte della Provincia e dell’Egato relative al rimborso dei mutui accesi dall’ente su delega dei Comuni per la capitalizzazione societaria. Dopo l’approvazione da parte della Conferenza dei sindaci il 5 maggio scorso nella seduta odierna l’assise ha approvato la relativa delibera che prevede la restituzione da parte dei Comuni per il tramite di Acqualatina di complessivi 15 milioni 692mila euro alla Provincia quale debito maturato per il pagamento del mutuo a copertura della quota di capitalizzazione societaria parte pubblica (51%) di Acqualatina. La somma sarà erogata con rate annuali che nel primo biennio ammonteranno a 1 milione e 440mila euro mentre dal 2024 fino a 2032 – data di estinzione definitiva del debito – la rata annuale ammonterà a 1 milione e 928mila euro.
La società che gestisce il servizio idrico integrato dovrà inoltre restituire il canone di concessione a Egato, per un ammontare complessivo di 5 milioni e 319mila euro in dieci anni. La rata annuale è stata fissata in 719.250 euro per i primi cinque anni poi a crescere fino al 2032 anno di estinzione definitiva. Entrando nel dettaglio dei due Piani di rientro approvati dalla Conferenza dei Sindaci dell’Ato 4 presieduta dal presidente Stefanelli del 5 maggio scorso e dal Consiglio provinciale odierno, le somme spettanti alla Provincia derivano da due anticipazioni finanziarie diverse. La prima ammonta a 4.359.841,12 euro e deriva dalle spese di funzionamento dell’Egato 4 Lazio Meridionale Latina che la Provincia ha anticipato per garantire il ruolo di monitoraggio e controllo dell’ente. Somme che avrebbe dovuto sostenere Acqualatina e che, tramite il Piano di rientro approvato, ora rimborserà totalmente rimettendosi in pari rispetto ai pagamenti futuri.
La seconda somma ammonta a 12.862.638,02 euro (calcolata al 31/12/2021) e deriva da due mutui
accesi presso Cassa depositi e prestiti dalla Provincia di Latina finalizzati ad anticipare le somme dovuto dai Comuni dell’Ato 4 per l'acquisto delle quote di parte pubblica (51%) del Sistema Idrico Integrato. Nel 2003, con deliberazione n. 2, i Comuni decisero di ricorrere al canone annuo per rimborsare la Provincia di questa anticipazione. Quindi il gestore Acqualatina avrebbe dovuto rimborsare per conto dei Comuni dell’Ato 4 la Provincia, ma ciò è avvenuto con grande discontinuità. I soldi spettanti alla Provincia sono rimasti così nelle casse del gestore e, anno dopo anno, si sono accumulati fino a raggiungere la somma di poco meno di 13 milioni di euro che ora l’ente provinciale ha determinato e recupererà nei prossimi anni.
La Provincia reimmetterà nel sistema le risorse che arriveranno da Acqualatina.
“In totale, parliamo di circa 20 milioni di euro – commenta il Presidente della Provincia Gerardo
Stefanelli – che potremmo reimmettere nel sistema. Al di là delle somme, che sono ingenti, il vero
obiettivo raggiunto è un altro: nessuno finora era riuscito a mettere così tanto ordine ai conti e
concretizzare una politica di trasparenza così strutturata sulla gestione del sistema idrico integrato
dell’Ato 4. Voglio ringraziare il direttore dell’Egato Umberto Bernola, i professionisti della
Provincia oltre ai sindaci della Conferenza nonché i colleghi del Consiglio provinciale per la
preziosa collaborazione. Non dobbiamo accontentarci – conclude Stefanelli – Il prossimo 5 giugno
porteremo in Conferenza l’approvazione dello Statuto dell’Egato 4. È un fatto storico e un atto
determinante per rafforzare il ruolo di controllo dell’ente e per garantire la più efficace gestione
possibile dei fondi PNRR. L’innovazione del sistema idrico integrato del nostro territorio passa
anche da qui”.