Home Attualità Aprilia – Affido Familiare: un’esperienza temporanea, un aiuto per la vita

Aprilia – Affido Familiare: un’esperienza temporanea, un aiuto per la vita

Si è svolto giovedì scorso il seminario conclusivo del progetto di promozione realizzato dal consultorio diocesano

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Si è svolto giovedì 15 dicembre 2022 nell’aula consiliare “Luigi Meddi”, il Seminario Conclusivo del progetto di promozione dell’Affido Familiare “Una famiglia per crescere” realizzato dal consultorio diocesano “Centro Famiglia e Vita” in convenzione con il Distretto Socio sanitario LT1 comprendente i comuni di Aprilia, Cisterna di Latina, Cori e Rocca Massima, per costituire il Servizio Affido. Alla presenza degli assessori Francesca Barbaliscia di Aprilia, Carlo Carletti di Cisterna e della delegata di Cori Annamaria Tebaldi, gli operatori hanno presentato i risultati del progetto. Nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, che  hanno reso difficoltosa la comunicazione tradizionale con l’uso di volantini e locandine cartacee, la diffusione attraverso i social ed i mezzi di informazione, oltre al sostegno di due personaggi pubblici come Paolo Belli, musicista e conduttore di programmi Rai, personalmente coinvolto in esperienze di affido, e Giordana Angi cantautrice di Aprilia, hanno fatto sì che numerosi nuclei familiari siano stati sensibilizzati all’argomento “Affido”: 25 famiglie hanno risposto all’appello e di queste 20 hanno partecipato al Corso di formazione organizzato dal Centro famiglia e vita da marzo a giugno 2021.

Nella medesima occasione è stato presentato il Servizio Distrettuale Affido familiare del Distretto Lt1, composto, come da regolamento regionale, da un coordinatore, un componente della Asl, operatori rappresentanti dei servizi sociali e due rappresentanti del terzo settore. Il servizio si è occupato di incontrare le famiglie partecipanti al corso ed anche quelle inviate dall’ Associazione “M’ama Lazio”.  E’ stato così costruito un Database di famiglie disponibili ad accogliere minori in temporanea situazione di difficoltà personale e familiare, bambini che spesso si trovano collocati presso case famiglia e ai quali, con questa progettualità, si cerca di garantire il diritto a vivere in una famiglia, ed ottenere così, come testimoniato in occasione del seminario da un ragazzo oramai ventenne che ha sperimentato un percorso di affidamento etero familiare, “ la serenità per impegnarmi e realizzare i miei sogni”.

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