Lo scorso sabato 8 ottobre, in piazza Brandetti a Campoverde di Aprilia, si è svolta la Festa della Vendemmia, il primo Green event apriliano, organizzato dalle associazioni Aprilia Libera, Città degli Alberi e Do-Re-Mi, volto a promuovere la cultura dell’ambiente e degli stili di vita sostenibili, attraverso la valorizzazione di prodotti, musica e arte locali.
La manifestazione, molto partecipata soprattutto da parte dei residenti di Campoverde, che sono per lo più agricoltori e allevatori, è stata l’occasione per confrontarsi sul ruolo che il settore primario dovrebbe ricoprire nel processo di incremento dell’economia locale. Se il tema è tornato ad essere prioritario a livello globale, – perché l’agricoltura può contribuire al processo di crescita economica e giocare un ruolo cruciale nel processo di sviluppo, soprattutto per gli strati più poveri della società -, nella nostra città la discussione ha aperto un acceso dibattito sull’assetto e la programmazione del territorio, avendo presente che tutelare il territorio significa preservare la salute degli uomini.
Ad intervenire, in rappresentanza del folto numero di sponsor che hanno contribuito a rendere possibile la manifestazione e curato gli stand per le degustazioni (Azienda Casal De Luca, Azienda Ciccariello, Azienda Piana dei Castelli, Azienda La Divina Provvidenza, Azienda Maggi, Azienda Bacco, Azienda Corsira, Azienda La Livrea, Azienda De Luca, Azienda L’Ape d’Oro e Fonte Santo Stefano) è stato il giovane imprenditore agricolo Daniele De Luca, dell’omonima azienda vinicola di Campoverde. Daniele De Luca, venticinque anni, ha raccolto l’esperienza e la competenza della sua famiglia nel campo vinicolo biologico e produce vini di notevole eccellenza. Insieme a suo padre e suo fratello, anch’egli molto giovane, hanno rinnovato l’offerta produttiva adeguandola alla sperimentazione e alla sostenibilità ambientale, una sensibilità alla quale le nuove generazioni finalmente mostrano interesse e che lascia ben sperare per il futuro.
Un’altra eccellenza del territorio limitrofo ad Aprilia è l’azienda vinicola Piana dei Castelli, di Matteo Ceracchi, che ha intrapreso una scelta impegnativa trasformando, l’azienda convenzionale rilevata, in azienda agricola biodinamica, scelta anche questa proiettata verso un futuro più sostenibile. Sul fronte del caseario, invece, abbiamo avuto il piacere di gustare i prodotti dell’azienda agricola di Giancarlo De Luca, accompagnati con il miele delle api dell’azienda l’Ape d’Oro di Francesco Lo Cicero. Un accostamento questo che, oltre a deliziare il palato, è molto significativo per la valenza ambientale, in quanto latticini e api sono i primi ad essere colpiti dall’inquinamento: in presenza di contaminanti, le api si estinguono e il latte si avvelena.
L’evento, nel complesso, ha consentito alle associazioni Aprilia Libera e Città degli Alberi di raccogliere fondi per sostenere le numerose iniziative che, a livello locale e regionale, vengono organizzate a difesa della salute dei cittadini e a tutela dell’ambiente. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione e che ci hanno aiutato nella perfetta riuscita della stessa: siamo grati a Patrizia Bottalico per la gustosissima pasta all’uva e le favolose salse alla zucca e alle olive, a Katia Mantovani e alla sua mamma per le ghiottissime crostate all’uva, alla Ferramenta Agricola Guzzon per le forniture elettriche e carbone, a Silvano Galanti per aver messo a disposizione la deraspatrice nel settore espositivo delle attrezzature agricole e a Lorenzo Santori di aver fornito le belle zucche, utili ad allestire la scenografia del palco e degli stands sul tema della stagione della Vendemmia, ad Alessandro D’Offizi del Sound Garage per la deflagrante e mastodontica macchina della musica, che ha “animato” il pomeriggio del piazzale Brandetti. Infine, la nostra gratitudine va al maestro Alberto Clemente e ai suoi allievi, per la piacevole performance; alla Protezione Civile, che grazie alla sua presenza ha garantito il tranquillo e illuminato svolgimento dell’evento, ed un ringraziamento particolare va alla famiglia Bernini e allo staff della Cascina, per averci supportato e incoraggiato nel nostro impegnativo evento. Al termine della manifestazione, che ha visto circa 300 partecipanti, abbiamo separato e raccolto un mastello grande di rifiuti compostabili, uno di carta e cartone e mezzo di indifferenziata”.