Ieri mattina, in corso Giovanni XXIII la coalizione civica ha ufficialmente lanciato la candidatura di Luana Caporaso a Sindaca di Aprilia, in vista delle elezioni del 14 e 15 maggio. Lo ha fatto in occasione dell’inaugurazione del point elettorale, che verrà ospitato nei locali dell’ex bar Europa, accanto al teatro. L’evento ha visto gli interventi di tre donne impegnate nel tessuto sociale e culturale della città – Silvia Venturelli, Francesca Menegoni e Claudia Achilli – che, partendo della propria esperienza, hanno ben descritto i frutti del lavoro svolto in questi anni dall’amministrazione comunale, rappresentando poi le sfide future che la città dovrà affrontare nel prossimo decennio. Al termine degli interventi, Filippo Treiani ha fatto un bilancio delle questioni che negli anni hanno accompagnato l’esperienza civica alla guida della città dal 2009, introducendo poi, dopo un breve video spot, la candidata Sindaca Luana Caporaso.
“Sono nata e cresciuta in questa città – ha esordito l’attuale vicesindaca di Aprilia – ma anche nata e cresciuta in questa coalizione civica: un percorso di cui vado orgogliosa e per il quale ringrazio le donne e gli uomini che mi hanno accompagnato fino ad ora. Questa è una città che in questi anni è cresciuta come comunità e che vuole finalmente emanciparsi dall’esser semplicemente periferia”. La scelta di Luana Caporaso fa sintesi sia del consenso espresso dalle liste storiche della coalizione, sia di nuove formazioni, che negli ultimi anni e negli ultimi mesi hanno sposato il progetto civico, portando nuove energie e nuovi contributi.
“Ringrazio i nuovi gruppi politici che, credendo in questo percorso, hanno deciso di aiutarci a migliorare ancora di più la nostra città – ha proseguito la candidata – e con loro ringrazio anche le formazioni politiche storiche dell’esperienza civica. Questa è la mia famiglia, la squadra che mi ha permesso di crescere e di imparare. E così è avvenuto per tante e tanti giovani, che in questi anni sono cresciuti all’interno (e grazie a) questa avventura collettiva. Oggi sono loro, siamo noi, il futuro che è già “presente” e che – sono certa – saprà raccogliere al meglio i nuovi bisogni e le nuove domande di questa città, continuando a costruire il bene comune di tutte e di tutti”.