Attualmente sono 514 i nuclei famigliari percettori del Reddito di cittadinanza presi in carico dai Servizi Sociali del Comune di Aprilia, che nel tempo ha seguito oltre 2000 persone affidate alle assistenti sociali in servizio presso l’ente di piazza Roma. Altre 408 persone invece sono state prese in carico dal Centro per l’impiego territoriale per seguire progetti di inserimento lavorativo. Quanto ai beneficiari della Carta dedicata a te, il contributo una tantum erogato dal governo alle persone aventi i requisiti previsti per legge – quali reddito Isee inferiore a 15 mila euro e non percettori di altre forme di contributo, 2333 le carte erogate a favori degli aventi diritto residenti ad Aprilia, ma tra questi 100 non sono stati reperiti all’indirizzo di residenza e 173, pur reperiti, non hanno mai ritirato la carta.
Questi i numeri forniti dal settore servizi sociali in occasione della commissione, presieduta dalla consigliera Dania Zattoni e alla quale hanno preso parte l’assessore ai servizi sociali Veronica Napolitano, la dirigente del settore la dottoressa Teresa Marino e la responsabile del servizio Claudia Santabarbara. La commissione voluta dall’opposizione, è stata convocata per chiarire le azioni poste in essere dall’ente l’indomani nel messaggio diramato dall’Inps nel luglio scorso per avvisare della sospensione del Reddito di Cittadinanza le persone non incluse nei criteri fissati dalla normativa.
La sospensione è stata prevista per le persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni, che non abbiano all’interno del nucleo famigliare minori, disabili, over 60 e che non siano stati presi in carico dai servizi sociali a seguito del colloquio, necessario a distinguere coloro che possono essere avviate ai progetti di inserimento lavorativo e le persone che invece dovranno seguire specifici progetti attivati dai servizi sociali del territorio. Quest’ultima categoria manterrà il diritto al reddito fino a Dicembre 2023, in attesa della possibilità, prevista dal 2024, di avanzare richiesta per il Reddito di inclusione. Quanto al beneficio “Carta dedicata a te”, l’Inps ha stilato una lista di 2333 aventi diritto. Dopo le verifiche del caso, l’ente avvalendosi della collaborazione delle associazioni di protezione civile ha recapitato le missive con le quali i cittadini, recandosi presso gli uffici postali, avrebbero potuto ritirare la carta. La stessa non è stata ritirata da 173 persone, altre 100 non sono state rintracciate all’indirizzo di residenza.
“Dopo la richiesta avanzata dall’opposizione – ha sottolineato l’assessore Veronica Napolitano – è stata nostra ferma volontà dare subito risposte e spiegare come, in che modo e seguendo quali criteri, gli uffici hanno provveduto a gestire questa complessa situazione di passaggio. Insieme agli nonostante i tempi stretti, abbiamo lavorato per dare risposta a tutte le persone che si sono rivolte a noi per chiarimenti, informazioni e supporto. I numeri bastano a suggerire la portata degli interventi e non bisogna mai perdere di vista che dietro ogni numero si celano delle persone, dei cittadini, delle famiglie che vengono interamente prese in carico dal servizio. Il senso del nostro impegno, in questa delicata fase di transizione, è stato quello di rappresentare un punto di riferimento per costoro e per quanti, pur esclusi dal beneficio, hanno trovato assistenza e il supporto di cui avevano bisogno”.