“Il Pd ora attacca questa amministrazione nella fattispecie per le somme che negli anni, fino al 2016, la discarica IndEco ha corrisposto al Comune di Latina, dal 2005, per il ristoro di Borgo Montello. Si grida allo scandalo, quando le contabili di questi congrui bonifici sono finiti anche in mano alla Procura di Latina per una nota inchiesta. E oggi il Pd sgrana gli occhi. Ma dove era prima, quando il borgo, parte di esso, si batteva nei luoghi deputati e non alzando solo la voce per strada?” Lo afferma in una nota il consigliere Roberto Belvisi, rispondendo all’attacco avanzato nei giorni scori del gruppo consiliare del Pd.
“Vanno precisate diverse cose rispetto a quello che il Pd tuona con colpevole ritardo. Quelle somme erano disponibili anche durante il governo di Lbc, che negli ultimi anni il Pd ha appoggiato fino a sostenere Coletta come sindaco alle ultime elezioni. Io in particolare, che ho sempre svolto attività politica, e solo da due anni, prima come consigliere di minoranza nel secondo mandato Coletta e ora come consigliere di maggioranza col sindaco Celentano, ricopro anche ruoli amministrativi pubblici, ho sempre chiesto e sollecitato i vari sindaci a fare cadere sul territorio quelle risorse, perchè spettavano a quel territorio e non tanto a realizzare opere pubbliche quanto da impiegare come ristoro per quei terreni, quelle abitazioni e quei capannoni che insistevano in alcune zone delicate rispetto alla ex discarica IndEco. Ma questo il Pd lo ignora. Anzi il Pd tira fuori dal cassetto la pista ciclabile per valorizzare un ipotetico Parco dell’Astura: nobile come intento ma non si può realizzare con i finanziamenti del ristoro, quelli sono destinati ad assorbire le forti criticità create prima di tutto a chi ha subito danni dalla discarica. Certo, si resta sconcertati di fronte al fatto che milioni di euro siano stati utilizzati per spese correnti e non per essere reinvestiti sul territorio. Ma questo è stato, purtroppo, sempre fatto, anche durante l’ultimo mandato Coletta, che sin dal suo primo mandato aveva ancora in cassa dei residui dei bonifici inoltrati da IndEco. Che fine hanno fatto quei soldi? Come sono stati impiegati? Il centrodestra al governo della città ha fatto poco e nulla per migliorare la qualità di vita di Borgo Montello ma Lbc e il centrosinistra nei 6 anni (escludo il periodo di emergenza sanitaria per ovvi motivi) come si sono comportati? Il vuoto cosmico. Ricordo al Pd, e al centrosinistra tutto, che l’ultima opera pubblica finanziata dal Comune a Borgo Montello è di 38 anni fa, poi la memoria storica affonda nelle grandi opere regionali come la ristrutturazione dell’ex Granaio, la realizzazione della palestra della scuola del borgo e il ponte Colle di tufo. Nient’altro.
Ma parliamo di interventi straordinari. Veniamo all’attualità. Oggi proverò col mio impegno quotidiano di migliorare la situazione attuale dei marciapiedi e della viabilità, la questione dell’asilo, del parco giochi, dell’area sul monumento ai caduti, del cimitero, che purtroppo da anni vivono in uno stato di forte degrado: non si può puntare il dito su un’amministrazione appena insediata dopo che si è governato per 6 anni. Non è corretto, è demagogia pura, sciocca, inutile. Come è puerile continuare a confondere i siti ambientali di Borgo Montello: leggevo un post sui social da parte di uno dei maggiori attivisti locali del Pd, candidato alle scorse elezioni comunali, che continua a fare confusione tra IndEco ed Ecoambiente, riportando valutazioni partigiane e personali che non tengono conto della collettività, non la rispettano, perchè le si dà in pasto parole manipolate piuttosto che la verità, giustificando gli insulti di taluni e ignorando le pacate difese di chi viene attaccato. È questo il modo di fare politica? Il nuovo modo di fare politica? E vorrei ricordare al Pd che i cambiamenti si fanno con le azioni non con le parole o le accuse a tempo scaduto e che il processo di crescita di un territorio appartiene a ogni fazione, a ogni partito, a ogni singolo consigliere comunale. Che dovrebbe spendersi per migliorare una porzione di territorio, nella fattispecie Borgo Montello, non dando in pasto notizie incomplete solo per cavalcare un’onda emotiva di chiara matrice politica guadagnandosi lo spazio di celebrità sul quotidiano”.