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Bianchi Assicurazioni: superata la soglia dei 50 anni, adesso si guarda al futuro

La nostra intervista all'amministratore delegato Fausto Bianchi dopo i festeggiamenti a mezzo secolo di attività sul territorio

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Lo scorso 30 novembre la Bianchi Assicurazioni ha celebrato i suoi 50 anni di attività con una festa che si è tenuta a Roma nei locali di Spazio ‘900. Il suo attuale CEO, Fausto Bianchi, ci ha accolti nel suo studio per raccontarci la storia della compagnia e dei valori che questa porta avanti da mezzo secolo.
La Bianchi Assicurazioni oggi è una società di intermediazione assicurativa di seconda generazione, ma, nel 1972, vede la sua nascita come La Previdente Assicurazioni per opera di Vincenzo Bianchi, padre di Fausto. Nel corso degli anni, però, sono stati necessari alcuni cambiamenti per stare al passo con l’evoluzione del mercato e con i bisogni che imprese e famiglie richiedevano: lavorare con un’unica compagnia non è più stato sufficiente. “La nostra filosofia aziendale è molto semplice: stare dalla parte dell’assicurato e agire in funzione delle sue esigenze assicurative. Per questo offriamo una consulenza a 360 gradi, lavoriamo con più partner per assicurare il prodotto più adeguato ed efficiente a quella data società”.

Questa filosofia è stata centrale anche durante i festeggiamenti del cinquantesimo anniversario della società nel quale l’elemento cardine è stata quella che Fausto ha definito “una campagna di comunicazione molto forte. Abbiamo isolato 50 accadimenti importanti per la percezione umana e abbiamo evidenziato il fatto che esistono eventi imprevedibili, capaci di alterare il nostro racconto di vita. Quando queste cose capitano è sempre meglio avere vicino un angelo custode che sia in grado di gestire, affiancare, supportare ma, soprattutto creare una tutela”.

Dall’11 settembre alla vittoria dell’Italia ai Mondiali di calcio, ma anche la nascita di Google e la morte di Lady D; eventi che i quasi 400 ospiti della Bianchi Assicurazioni hanno potuto rivivere anche attraverso due speech d’eccezione: uno dell’onorevole Fausto Bertinotti sull’importanza economica e sociale della caduta dal Muro di Berlino e quello del Capo del Prefetto Francesco Messina sulla Strage di Capaci “un evento che ha messo in rilievo quello che era il grande problema del nostro paese, ossia la mafia. Ma ne ha rappresentato anche la sua fine perché lo Stato ne è diventato consapevole. Allo stesso modo, di fronte a un evento catastrofale, un’assicurazione rappresenta un elemento di rinascita”.

La celebrazione di una realtà nata e cresciuta a Latina, che ha avuto le carte in regola per allargarsi su tutto il territorio pontino fino a conquistare anche le province di Roma e di Frosinone. Una realtà che è andata incontro a un forte sviluppo grazie soprattutto alla giovane età del suo amministratore delegato che è stato attento ai primi segni del forte processo di digitalizzazione avvenuto negli ultimi anni. “Ho una certa dimestichezza con il digitale avendo ricoperto il ruolo di presidente dei giovani di Confindustria Lazio con delega alle start up. Quindi ho avuto modo di vedere quest’onda lunga, questo stravolgimento che stava per arrivare con tutte le sue capacità dirompenti, e l’ho subito adottato come modello. Siamo passati dalla carta carbone alla sottoscrizione di contratti digitali attraverso computer e cellulari”.

Ma una celebrazione come quella della Bianchi Assicurazioni non rappresenta esclusivamente la sintesi dei successi ottenuti ma anche un punto di partenza per fissare nuovi obiettivi. “Sicuramente vogliamo espanderci nel centro Italia ma speriamo di farlo in tutta la penisola”.

Sara Salvalaggio

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