“A nome del RAPP, comitato spontaneo di quartiere delle vie Romagnoli, Adige, Po e Persicara – commenta il referente Gianluca Bono – non posso che complimentarmi con l’attuale amministrazione che ha recepito immediatamente le istanze pervenute dal Comitato il quale, stanco del degrado sociale e ambientale insistente all’interno e nei dintorni dell’ex area industriale SVAR, dal 13 luglio scorso si è attivato con una petizione popolare che ha visto la sottoscrizione di circa trecento cittadini esausti.
Una costante pressione che, fortunatamente, ha raggiunto il primo obiettivo, ovvero quella di stimolare l’amministrazione ad attivarsi per la rimozione dei rifiuti e un generale rassetto in un’area di proprietà comunale da anni in stato d’abbandono nonché ricovero per disperati ma anche sito utilizzato per lo spaccio, l’assunzione di sostanze psicotrope e prostituzione. Una situazione di squallore sociale non più tollerabile che, purtroppo, ha cagionato anche diverse vittime.
Certamente dispiace notare come nel comunicato stampa del Comune non vi sia alcun riferimento al Comitato che ha svolto un’importante e certamente non facile operazione di “moral suasion” utilizzando strumenti di democrazia diretta previsti anche dallo Statuto comunale e che, quando utilizzati, dovrebbero essere sempre apprezzati e valorizzati.
Comunque sia, il Comitato non smetterà di seguire le vicende connesse all’area ex SVAR soprattutto in considerazione del fatto che per l’esproprio di quell’area di circa 2 ettari edificabili, avvenuto nel 2013, ad oggi sembra siano stati già spesi circa 6 milioni di euro a fronte della NON realizzazione dei previsti progetti di pubblica utilità.
Cosa accadrà il 19 gennaio prossimo, ovvero quando il vincolo temporale per la realizzazione dei suddetti progetti decadrà?
Sono stati spesi soldi dei cittadini ora si realizzassero opere pubbliche poiché il quartiere è stanco e chiederà conto del denaro speso per avere, ad oggi, ZERO servizi!”