L’increscioso episodio della rissa scoppiata al termine della partita tra Doganella e La Setina, match valido per il campionato juniores provinciale, aveva scosso tutto il panorama sportivo dell’agro pontino.
Una situazione nata dal pareggio della squadra ospite durante i minuti di recupero, seguito da un’esultanza forse ritenuta eccessiva. Da quel momento in campo è scoppiato il finimondo, con il giudice sportivo che ha utilizzato la mano pesante per quanto riguarda le sanzioni verso i giocatori coinvolti.
In totale sono stati squalificati dieci giocatori, sette del Doganella e tre degli ospiti de La Setina. La sanzione più grave è stata emessa nei confronti di Giuseppe Casoria, giocatore del Doganella, squalificato addirittura fino al 19 ottobre 2027 con queste motivazioni: in quanto a fine gara, si avvicinava al direttore di gara, intento a raggiungere lo spogliatoio, e lo colpiva con uno schiaffo violento tra il collo e l’orecchio, procurandogli un trauma cervicale, refertato presso il Pronto soccorso con prognosi di 4 giorni s.c.; nonché per violazione dell’art. 38 del CGS, per aver, in precedenza, partecipato attivamente alla rissa, colpendo più volte, in modo violento, con pugni al volto un calciatore avversario.
Sei giornate di squalifica per Riccardo Iacobucci (Doganella) in quanto a fine gara rientrava sul terreno di giuoco (era stato già espulso) colpendo con calci e pugni diversi avversari a lui vicini. Il carattere “di particolare gravità” della condotta è oggettivamente dimostrato proprio dalle circostanze di tempo e di luogo nonché dalle modalità in cui la stessa si è realizzata: ossia in un momento in cui la gara era terminata e da parte di un calciatore che era stato già espulso, che dalla zona antistante lo spogliatoio rientrava sul terreno di giuoco al fine di partecipare attivamente alla rissa, ponendo in essere una condotta connotata da particolare aggressività (colpendo gli avversari con calci e pugni).
Sono cinque, invece, le partite che dovranno saltare Mattia Cordi e Daniele Finotti, sempre del Doganella. Il primo a fine gara rientrava sul terreno di giuoco al fine di partecipare attivamente alla rissa (era stato sostituito al 32′ del II tempo) raggiungendo un calciatore avversario alle spalle, colpendolo più volte al volto con pugni.
Il secondo, invece, in quanto a fine gara rientrava sul terreno di giuoco al fine di partecipare attivamente alla rissa (era stato già espulso) colpendo con calci e pugni diversi avversari a lui vicini. Il carattere “di particolare gravità” della condotta è oggettivamente dimostrato proprio dalle circostanze di tempo e di luogo nonché dalle modalità in cui la stessa si è realizzata: ossia in un momento in cui la gara era terminata e da parte di un calciatore che era stato già espulso, che dalla zona antistante lo spogliatoio rientrava sul terreno di giuoco, ponendo in essere una condotta connotata da particolare aggressività (colpendo gli avversari con calci e pugni).
Quattro giornate di squalifica rispettivamente per Matteo Coccia, Tiziano Dandrea (Doganella), Andrea Franciscotti e Alessandro Ulisse (La Setina). Infine, le sanzioni “più lievi”, con una squalifica di tre giornate per Gabriele Del Prete del Doganella e Riccardo Zaccheo de La Setina.
Per quanto riguarda il Doganella, la squadra dovrà ospitare una partita a porte chiuse e in campo neutro. Inoltre, entrambe le compagini hanno subito un’ammenda economica, di 200 euro nei confronti del Doganella e di 100 euro per quanto riguarda La Setina.