“E’ davvero interessante lo spunto che ha trovato il nostro Eurodeputato Nicola Procaccini, co presidente di Ecr, per intensificare la sua campagna elettorale. La scelta di parlare di Europa e di elezioni attraverso un vero spettacolo teatrale è innovativa e credo sia la chiave giusta per avvicinare a questi temi anche chi di solito non si interessa di politica. Anche perché un obiettivo comune a tutti i partiti, di qualsiasi schieramento, deve essere quello di far capire ai cittadini che le elezioni europee sono qualcosa che ci riguarda da vicino. Bruxelles è geograficamente lontana ma le norme che si votano lì hanno delle ricadute dirette sui nostri territori”. Questo il commento del Senatore Nicola Calandrini, coordinatore provinciale di FdI, alla vigilia dell’evento previsto al Teatro D’Annunzio per sabato 02 marzo alle ore 18.00.
“Lo abbiamo visto con le proteste del comparto agricolo: il Governo nazionale può fare le sue scelte ma alcuni vincoli arrivano direttamente dall’Unione Europea. Un’istituzione che a oggi è a trazione verdi e sinistra e sta attuando una politica oltranzista sul fronte della sostenibilità ambientale, approvando leggi che rischiano di far fare passi indietro inimmaginabili alla società in nome di un ambientalismo privo di fondamento. Ne è un esempio la normativa sul cosiddetto ripristino della natura: una legge approvata per una manciata di voti dal Parlamento europeo che vorrebbe, tra le altre cose, fermare le idrovore per far tornare i territori depressi delle vere e proprie paludi. Norme scellerate che il prossimo Parlamento Europeo potrà cambiare ma solo se cambierà la sua governance, ossia si formerà una maggioranza guidata dal partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei, di cui fa parte Fratelli d’Italia” prosegue Calandrini.
“L’auspicio è che cambi anche il paradigma dell’Europa e che questa inizi ad occuparsi esclusivamente di temi davvero comuni ai suoi appartenenti, come la politica estera e la difesa, lasciando agli Stati nazionali la libertà di legiferare sulle altre materie. Il Governo Meloni a livello nazionale e il centrodestra a livello locale, stanno dimostrando il loro pragmatismo: nella nostra provincia stiamo mettendo a terra progetti in settori fermi da anni, penso alle infrastrutture legate alla viabilità e alla sanità. Nel capoluogo si inizia a parlare di visione strategica, si torna a progettare sulla portualità. A livello nazionale si è messa la parola fine alla stagione dei sussidi a pioggia, che appesantiscono solo il debito pubblico, e sono stati emanati provvedimenti che sostengono chi davvero ne ha più bisogno. Ora c’è bisogno di portare questa concretezza in Europa ma lo si può fare solo attraverso il voto dei cittadini, i quali devono capire bene lo spartiacque davanti al quale si trova la nostra nazione. L’8 e 9 giugno non si fronteggeranno solo dei partiti politici ma due visioni della società che avranno ripercussioni dirette sulla vita di tutti noi per i prossimi anni” ha concluso il Senatore.