“Una candidatura identitaria che può aprire ad una stagione politica nuova che non supera, ma fa sintesi con quella che è la storia del partito fino ad oggi”. Così Valeria Campagna in una nota. Poi aggiunge: “Trovo bella e significativa la candidatura di Adriana Marucco: una donna che contribuisce quotidianamente al benessere della comunità come insegnante e come operatrice sociale.”
“Il suo impegno – continua Campagna – è un piccolo esempio di come dobbiamo immaginare il Partito Democratico: solidale, inclusivo, attento a tutte le frange della città. In grado di parlare con i giovani e di riportarli al centro del dibattito politico e, quindi, di riportarli alle urne. Bisogna rimettersi all’ascolto delle persone, tornare ad essere attrattivi e recuperare quel legame con il territorio che negli anni abbiamo perso. E, non ultimo, ripristinare il dialogo con la comunità democratica e con gli iscritti e le iscritte per tornare ad essere un partito davvero partecipato. Solo così potremo diventare una valida alternativa ad un centrodestra, quello di Latina, inerme e fermo all’immobilismo della sindaca Celentano”.
“Quella di Marucco – riprende – è una candidatura che allarga, prossima al territorio, vicina alle persone. Aperta a tutte e tutti coloro che desiderano contribuire ad un rinnovamento già iniziato con il congresso nazionale di un anno fa vinto da Elly Schlein. È una fase di maturità per il nostro partito, una maturità che passa per l’allargamento ad energie nuove e per la loro mescolanza con chi già fa parte della comunità democratica. Una sintesi positiva che dovrebbe mettere il PD nella condizione di superare tutti fazionismi interni in favore dell’unica cosa che conta: il bene di Latina. Sono sicura che sarà un congresso aperto, plurale, leale, che rivelerà questa maturità di cui abbiamo bisogno. Per iniziare a fare il partito e non più le parti”.