Home Politica Campagna (PD) sulle linee programmatiche: “Nulla su Banca d’Italia, scuola e università”

Campagna (PD) sulle linee programmatiche: “Nulla su Banca d’Italia, scuola e università”

“Striminzito, generico, astratto” così l'esponente del PD commenta il documento contenente le linee programmatiche di mandato

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“Striminzito, generico, astratto” così Valeria Campagna, capogruppo consiliare del PD Latina, commenta il documento contenente le linee programmatiche di mandato presentato dalla Sindaca Matilde Celentano. Secondo Campagna: “Dal documento è impossibile individuare le priorità di questa amministrazione e non emerge nessuna visione di città. 15 paginette vuote che ricordano la brutta copia di un programma elettorale. È evidente che l’amministrazione Celentano stia navigando a vista e senza un’idea chiara dell’orizzonte da seguire. Sono tanti i grandi assenti di questo documento ma ne voglio menzionare, tra gli altri, tre”.

“Cosa si vuole fare con la Banca d’Italia? – chiede Campagna – dalle linee programmatiche non si evince. Ricordo alla Sindaca che il Comune è stato impegnato con una mozione da me firmata nel 2021 affinché l’edificio venga destinato ad un utilizzo sociale. Per dare risposte alle esigenze di studio, di aggregazione e culturali dei giovani della città attraverso la predisposizione di aule studio, sale polivalenti, spazi per gli studenti e le studentesse. Il mio timore è che il Comune diventi un affitta camere e dia la Banca d’Italia a qualche ente o istituzione. Spero di sbagliare. Come PD vigileremo scrupolosamente per evitarlo e per assicurare che l’edificio venga utilizzato per ciò a cui è stato destinato”.

“Solo poche righe sono state dedicate alla scuola – aggiunge – eppure l’amministrazione comunale dovrebbe essere garante del diritto allo studio e dovrebbe agire con l’intento di creare una comunità educante. La Sindaca parla tanto di merito ma questa parola rimarrà inappropriata fino a quando non si creeranno le condizioni per una uguaglianza vera: un contesto dove bambini e bambine, studentesse e studenti, partano tutti dallo stesso punto. Senza lasciare indietro nessuno. Nelle linee di mandato poi non si parla di tempo pieno, di edilizia scolastica, di povertà educativa, di dimensionamento scolastico. Dove sono le classi primavera? Le aule giardino? I centri polifunzionali per le famiglie? I patti educativi di comunità? Le scuole hub? E ancora: come potenziare le scuole dell’infanzia? L’amministrazione sta dimostrando mancanza di attenzione per le famiglie che chiedono servizi garantiti e adeguati”.

“Infine, un accenno all’università. Nel documento si parla di ‘dotare la città di nuovi servizi e edifici’ ma non viene minimamente spiegato attraverso quali modalità. Viene quasi da pensare che l’amministrazione voglia rinunciare al progetto di rendere Latina una città universitaria. Ci sarebbe tanto da portare avanti in nome della buona continuità amministrativa soprattutto in virtù del protocollo d’intesa siglato tra Comune e Sapienza. Sono sempre di più gli studenti e le studentesse che scelgono Latina per la propria formazione: le richieste per case universitarie sono aumentate del 102% dal 2021 al 2022. È evidente – conclude Campagna – la necessità di uno sforzo maggiore per stare al passo con questi numeri”.

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