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Caro prezzi, si svuota il carrello della spesa ma si spende di più: gli italiani scelgono i discount

Volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +9,1%. E cambiano le abitudini

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Il caro prezzi taglia del 4,7% le quantità di prodotti alimentari acquistate dagli italiani nel 2023 che sono però costretti però a spendere comunque il 7,7% in più a causa dei rincari determinati dalla crisi energetica. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti su dati Istat relativi al commercio al dettaglio nel primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che evidenzia l’importanza per i bilanci delle famiglie del settore agroalimentare che sarà al centro di Tuttofood.

Le sfide dell’agroalimentare nazionale saranno infatti al centro dell’inaugurazione della kermesse alle ore 9,30 di lunedì 8 maggio a Fiera di Milano a Rho dove nello spazio Coldiretti e di Filiera Italia al padiglione 1 stand A13-D34 sarà aperto il Salone “Il cibo italiano sotto attacco” per conoscere dal vivo le minacce al Made in Italy a tavola ma sarà anche presentato lo studio Coldiretti sui primati del cibo Made in Italy in Italia con un focus su pericoli e nuove sfide.

La situazione di difficoltà è resa evidente dal fatto che – sottolinea la Coldiretti – volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +9,1% nel trimestre nelle vendite in valore, il più elevato tra gli scaffali del dettaglio. Il risultato dei discount – precisa la Coldiretti – evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità.

Per difendersi dagli aumenti 8 italiani su 10 (81%) hanno preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti da effettuare per mettere sotto controllo le spese d’impulso, secondo l’analisi Coldiretti/Censis che evidenzia come siano cambiati anche i luoghi della spesa con il 72% degli italiani che si reca e fa acquisti nei discount, mentre l’83% punta su prodotti in offerta, in promozione.

Le famiglie infatti – sottolinea la Coldiretti – vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. “Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

Alle ore 10,30 di lunedì 8 maggio a Tuttofood l’incontro all’Auditorium su “I rischi del cibo artificiale” con professori universitari, luminari e tutte le associazioni industriali di filiera sul palco per dire no agli alimenti in provetta. Saranno presenti Francesco Lollobrigida – ministro Masaf, Ettore Prandini – presidente della Coldiretti, Luigi Scordamaglia – amministratore delegato di Filiera Italia, Vincenzo Gesmundo – segretario generale Coldiretti, Attilio Fontana – presidente Regione Lombardia, Felice Adinolfi – professore Univ. Bologna, Alberto Villani – responsabile Uoc Pediatria Generale e Malattie Infettive Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Antonio Gasbarrini – direttore della UOC Medicina Interna e Gastroenterologia e della Uoc Cemad – Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs, Pier Sandro Cocconcelli – prorettore vicario e professore di Microbiologia degli Alimenti Unicatt, Paolo Zanetti – presidente Assolatte, Antonio Forlini – presidente Unaitalia, Ruggero Lenti – presidente Assica, Serafino Cremonini – presidente Assocarni, Stefano Lucchini – chief institutional affairs and external communication officer di Intesa Sanpaolo, Paolo De Castro – parlamentare europeo.

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