Castelforte – “Consiliatura Pompeo fallimentare”: l’affondo del Partito Democratico

"Il Comune rimane fuori dal percorso decisionale che ha portato all'approvazione dei nuovi dimensionamenti scolastici in Provincia"

“Castelforte Rinasce con Angelo Pompeo Sindaco! È questo lo slogan che girava nelle vie e nelle piazze di Castelforte 3 anni fa, annunciando che con la loro elezione avrebbero fatto decollare il paese verso una stagione di assoluta prosperità. Ad oggi possiamo affermare che invece dalla scorsa tornata elettorale la comunità locale ha subito un repentino declino arrivando, nostro malgrado, al collasso. Castelforte Moribonda è quindi, purtroppo, il titolo più corretto da attribuirsi a questo periodo buio segnato dalla negligenza e dal malgoverno di questa classe dirigente”. Lo dichiara in una nota il gruppo consiliare PD con Giuseppe Rosato e Giancarlo Cardillo e il segretario Ferdinando Orlandi.

Le parole del gruppo consiliare PD sull’Istituto Scolastico di Castelforte: “Dopo le assunzioni che hanno per forza di cause ingessato i conti pubblici locali, tentando poi di recuperare qualche spiccio ampliando (e poi ritirando) gli stalli blu di sosta a pagamento su tutto il centro cittadino castelfortese, ecco che con Delibera di Consiglio Provinciale n. 31 del 31/10/2024 arriva la sciagurata notizia della perdita (in un colpo solo) di ogni ordine e grado dell’Istituto Scolastico di Castelforte. Temevamo il peggio già circa un mese fa, quando il sindaco anziché esprimersi in Giunta Comunale sull’argomento, decise di uscire a petto in fuori sulla stampa dichiarando che Castelforte non avrebbe mai permesso alcuna forma di dimensionamento scolastico, anche perché il nostro istituto (a loro dire) vantava numeri adeguati a quelli richiesti dalle normative.

La verità invece risiedeva nel fatto che la tenuta di quei numeri era stata garantita da una trattativa difficile e responsabile che aveva portato avanti l’allora amministrazione Cardillo, ottenendo un risultato del tutto notevole e inusuale in cui il nostro istituto (nonostante la carenza di numeri), attraverso il dimensionamento con il Liceo Alberti di Minturno riuscì a mantenere la forma dell’omnicomprensivo e, per di più, anche la presidenza e la segreteria amministrativa! Consapevoli quindi della delicatezza dell’argomento ci preoccupammo di far presente con una nota stampa al Sindaco e alla Giunta Comunale che era necessario produrre un atto di indirizzo che manifestasse effettivamente la volontà di far rimanere invariata la forma organizzativa della nostra scuola, non limitandosi ad un semplice articolo di giornale.”

Continuano: “Dopo averci in primo momento risposto che il nostro era solo un tentativo di creare disordine e disinformazione, il Sindaco, probabilmente dopo aver ascoltato qualche brutta notizia venuta fuori dall’Assemblea dei Sindaci in Provincia (alla quale ci risulta non abbia neanche partecipato lui in prima persona ma un suo delegato) di deliberare in Giunta una proposta (impertinente e inadeguata) di costituzione di un nuovo istituito omnicomprensivo formato dalle scuole Petronio, Tallini, G. Rossi e sez. staccata del Pacinotti. A questo punto la domanda ci viene spontanea, il Sindaco prima di assumersi l’onere di rappresentarci e prendere le nostre difese in queste sfide talvolta ardue, si è informato sul funzionamento e sulle direttive gestionali degli istituti scolastici? È al corrente del fatto che l’USR sta spingendo negli anni sempre di più per ridurre al minimo gli istituti omnicomprensivi perché troppo dispendiosi per le casse di Stato e Regione e perché, tra l’altro, privi di Consiglio di Istituto? È consapevole del fatto che le direttive ministeriali prediligono la formazione di accorpamenti orizzontali e quindi solo tra istituti scolastici simili? Prima di stilare una proposta che potesse essere concreta e competitiva la maggioranza ha fatto queste valutazioni o hanno riportato in delibera la prima cosa che gli passava per la testa?”

“Detto questo: il comune di Castelforte (ancora una volta, come in altri ambiti) rimane fuori dal percorso decisionale che ha portato all’approvazione dei nuovi dimensionamenti scolastici in Provincia di Latina. Di fatto la decisione é dei comuni di Minturno e Santi Cosma e Damiano, Castelforte rimane a guardare lo spettacolo da spettatrice non pagante. La delibera ” fantasiosa” che la giunta ha prodotto non solo è stato tempo perso in quanto potevano costruire un percorso di condivisione con la cittadinanza, con le opposizioni e con i comuni interessati, è assolutamente tardiva e, soprattutto, irricevibile perché nel merito: viene proposto la creazione di un istituto con più di 1500 alunni! Praticamente un’assurdità che si traduce nella naturale perdita sia della secondaria di I grado Petronio che dall’anno prossimo verrà accorpata all’I.C. Guido Rossi di Santi Cosma, sia dell’I.T.E. Tallini che verrà annesso al Liceo Alberti.” Prosegue il gruppo consiliare PD con Giuseppe Rosato e Giancarlo Cardillo e il segretario Ferdinando Orlandi.

“Un fallimento totale che grava sul territorio e sulle famiglie castelfortesi che dal prossimo settembre per iscrivere i loro figli a scuola saranno costrette a recarsi chi a San Cosma e chi a Minturno, relegando il nostro comune dal punto di vista scolastico ad una posizione marginale e limitata sia in termini di progettualità che di offerta integrata che prima i fondi scolastici avrebbero garantito esclusivamente per il nostro istituto e che adesso dovranno essere ripartiti con gli altri plessi annessi. Quella che ci è stata prospettata come una “rinascita” si è tradotta in un’agonia, costante e continua, che ha ridotto Castelforte all’osso privandola anche di quei pochi servizi essenziali che vi erano rimasti come la scuola. Non è più possibile rimanere a guardare! Ora più che mai abbiamo bisogno di farci sentire; lo dobbiamo al nostro paese, in cui risiedono le nostre radici, e in cui crescono i nostri figli”, Concludono gli esponenti del PD.

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