Cineturismo nel Lazio, il focus alla TTG Travel Experience

L’Assessore Palazzo con lo slogan “C’è tutto un Lazio intorno” ha promosso un panel di discussione sulle potenzialità del “cinetursimo”

Il territorio pontino e del Lazio sono stati protagonisti alla TTG Travel Experience, la fiera del Turismo di Rimini divenuta oramai punto di riferimento per la promozione del turismo mondiale. In un magnifico stand condiviso con Roma Capitale, la Regione Lazio, rappresentata dall’Assessore al Turismo e allo Sport Elena Palazzo, dal presidente del Consiglio regionale Antonello Aurigemma, dalla vicepresidente della Commissione Turismo e Sport Edy Palazzi e dall’assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato, ha presentato nuove proposte sostenibili di turismo religioso, balneare, storico, culturale ed archeologico alla scoperta dei luoghi meno conosciuti dei nostri territori. 

L’Assessore Palazzo attraverso lo slogan “C’è tutto un Lazio intorno” ha inoltre promosso un panel di discussione sulle potenzialità del “cinetursimo” fuori dai confine della capitale.

L’evento dal titolo “Cineturismo nel Lazio, storia e scenari di oggi” è stato moderato dal presidente della Latina Film Commission, Rino Piccolo, che da anni si batte per strutturare un percorso di valorizzazione del cinema quale volano per lo sviluppo economico e il turismo locale. E proprio per l’occasione ha ribadito l’importanza di fare squadra intorno ai grandi temi dell’industria cinematografica e del marketing territoriale.

All’iniziativa hanno preso parte: Lorenza Lei responsabile del settore cinema per la Regione Lazio; Sandro Pappalardo, Consigliere del CDA di Enit Spa Agenzia Nazionale per il turismo, società del Ministero del Turismo con l’obiettivo di potenziare l’attrattività del nostro paese ed attuare nuove politiche di promozione; Glauco Almonte, direttore dell’Est Film Festival Lago di Bolsena; Mauro Morucci, direttore del Tuscia Film Festival; Gianmarco e Francesco Latilla, registi di Fondi con all’attivo diversi lavori legati alla promozione del territorio.

“Il cinema ha sempre rappresentato una straordinaria vetrina per i nostri territori. Oggi più che mai possiamo valorizzarlo come strumento di promozione e rilancio turistico. Il nostro obiettivo, come Regione Lazio, è quello di sostenere e incentivare sempre di più le sinergie tra il mondo del cinema e il turismo, attraverso iniziative che coinvolgano sia le produzioni cinematografiche che le comunità locali. Stiamo puntando molto su un turismo esperienziale, dove i visitatori possono vivere in prima persona i luoghi visti nei film, attraverso la proposta di itinerari tematici e percorsi culturali che esaltino le eccellenze della nostra regione. Siamo particolarmente fieri che sempre più spesso proprio il sud pontino, con i suoi panorami e il suo mare, sia scelto da registi e produttori. Sono convinta che il Lazio, e la provincia di Latina in particolare, abbia tutte le carte in regola per diventare un vero e proprio distretto del cineturismo: il nostro impegno è quello di creare le condizioni migliori affinché questo avvenga”, il commento dell’Assessore a Turismo, Ambiente e Sport della Regione Lazio, Elena Palazzo.

“Ringrazio l’Assessore Palazzo per questa importante occasione di promozione per il Lazio che finalmente vede presente tutte le sue provincie. Un modo equilibrato e diversificato di presentare le nostre potenzialità. Il territorio della Provincia di Latina, negli ultimi vent’anni è divenuta meta ambita da numerose produzioni cinematografiche nazionali e internazionali, complici i suggestivi quanto eterogenei scorci naturalisti e paesaggistici, i diversi borghi medievali e le città del Novecento, che offrono location e ambientazioni, tra mare e montagna, a pochi chilometri di distanza le une dalle altre, nella tranquillità di vita e lavoro che solo paesi e città di provincia possono offrire. Un passo importante dove la Regione Lazio inizia a vedere con occhi diversi la nostra realtà e quanto abbiamo ancora da offrire in termine di promozione turistica e sviluppo economico”, ha commentato Rino Piccolo a margine dell’evento.

Con i vari interventi si è potuto fare il punto della situazione, rimarcando quanto l’immagine di un territorio abbia un preciso valore economico, fatto di peculiarità, personaggi, storia, paesaggio e architetture. Tutto questo si traduce in attrattività in termini di turismo e investimenti. Dunque, migliore è l’immagine di un territorio maggiore sarà il suo sviluppo, con tutto ciò che ne consegue. Il cinema in questo contesto assume un ruolo privilegiato proprio perché lavora con le immagini e le evocazioni che da queste scaturiscono, anche e soprattutto a livello emotivo. Quando si vede un film si compie un viaggio sensoriale atto a stimolare i meccanismi di proiezione e identificazione nell’individuo, consentendo allo spettatore di avere una particolare percezione di un determinato luogo. Il cinema è il media più suggestivo per la sua diffusione e invasività, per la profondità di linguaggio e per la capacità di coinvolgimento dello spettatore. E per queste sue caratteristiche, oggi diviene senza dubbio uno strumento imprescindibile per lo sviluppo del comparto turistico. Non a caso si parla oramai di cineturismo, come studio dell’incremento turistico in luoghi dove sono stati girati film di successo.

“Questo termine fu coniato da Michelangelo Messina, direttore del Foreign Film Festival di Ischia, proprio agli esordi delle Film Commission – continua Rino Piccolo – Erano gli inizi del 2000 e da allora il settore è in forte crescita, interessando ogni anno più di 5 miliardi di turisti. Chi non ha visitato la fontana di Trevi pensando ad Anita Ekberg e Marcello Mastroianni ne La Dolce Vita o a Audrey Hepburn e Gregory Peck in Vacanze Romane? O chi non è stato in Sicilia con la voglia di ripercorrere i luoghi del Commissario Montalbano? Basti pensare che Agliè, in Piemonte, dove è stata girata le fiction Elisa di Rivombrosa, è stata invasa da turisti curiosi di ammirare la reggia, con un incremento di visitatori pari al 640%, passando da 30 mila a 108 mila turisti. Ma di esempi ne potrei fare all’infinito. Un recente sondaggio sul tema, infatti, ha decretato che il 50% dei turisti americani ha scelto di visitare l’Italia dopo aver visto un film ambientato nel nostro paese. Gli effetti positivi del cineturismo sono tanti: aumento dei flussi turistici, iniziative culturali, valorizzazione e conservazione dei siti, miglioramento delle infrastrutture, sviluppo dei servizi e dell’imprenditoria, creazione di nuove professionalità e destagionalizzazione. Ma occorre che si crei un sistema intorno a tale fenomeno e che i territori locali siano dotati di Film Commission/Uffici Cinema a garanzia dello sviluppo e della gestione del cineturismo. Una Film Commission locale strettamente radicata sul territorio è in grado non solo di promuovere location e ambientazioni, ma soprattutto di indirizzare le produzioni sui luoghi, monitorando l’impatto turistico ed economico relativo alla presenza delle stesse sui territori. Le Film Commission locali sono strategiche e funzionali all’efficienza e capillarità del ‘sistema attrattivo’, alla sostenibilità dell’impiego delle risorse e al potenziamento della promozione turistica. Ragion per cui è fondamentale avere strutture del genere sul territorio attraverso Comuni o Provincie, come avviene tra l’altro in tutto il mondo”.

“Siamo lieti di essere stati invitati dalla Regione Lazio a portare la nostra testimonianza in un evento di tale prestigio. Parlare di Cineturismo in questo momento, per noi che veniamo dalla Provincia di Latina, vuol dire caricarsi una sfida sulle spalle non indifferente. Da anni stiamo lavorando assiduamente sui territori che compongono l’intera Regione (e nello specifico il sud pontino), tentando di valorizzarne le ricchezze storiche culturali e ambientali che solo il cinema può esaltare in un linguaggio universale: il racconto per immagini”, dichiarano i registi Latilla.

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