Lunedì pomeriggio, la scuola dell’infanzia via Monti Lepini è stata intitolata a Dante Monda, sindaco di Cisterna tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Sessanta. Alla cerimonia di scoprimento della targa, fortemente voluta dalla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Dante Monda-Alfonso Volpi, Nunzia Malizia, hanno partecipato il sindaco di Cisterna Valentino Mantini, l’assessora alla scuola e allo sport Emanuela Pagnanelli e l’Amministrazione comunale che hanno accolto Andrea Monda, uno dei figli di Dante Monda, intervenuto in rappresentanza della famiglia. Andrea Monda è professore, giornalista e scrittore, e dal dicembre del 2018 è direttore responsabile de L’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede.
Dopo la cerimonia di scoprimento, la targa è stata benedetta dal parroco della chiesa di San Francesco d’Assisi don Peppino Mustacchio. Il coro “Claudia Pascale” e l’orchestra degli alunni dei corsi a indirizzo musicale hanno eseguito l’Inno nazionale e l’Inno alla gioia. Infine, è stata inaugurata la mostra sul progetto di plesso “I mitici quattro: il cielo, bacia la terra”.
«In Dante Monda era innato il concetto di comunità – ha detto nel suo discorso il sindaco di Cisterna Valentino Mantini –: la sua politica era al servizio delle persone e non per servirsi della cosa pubblica. Sosteneva che in politica non bisognava occupare spazi ma avere la determinazione di saper avviare percorsi per il bene della collettività. La sua Amministrazione impresse un’accelerazione per il risanamento e la ricostruzione della società cisternese che tanto aveva pagato e penato a causa della Seconda guerra mondiale. A lui dobbiamo, inoltre, l’istituzione della festa del 19 Marzo, la rievocazione dell’Esodo cisternese, la festa più importante per la nostra comunità insieme con il Santo Patrono San Rocco. Abbiamo la necessità di ricostruire il senso di comunità e riappropriarci della capacità di relazione – ha concluso il sindaco Valentino Mantini – per restituire appartenenza e identità, valori fondanti dello stare insieme».